Questa volta, Striscia non è venuta per ritornare a denunciare all’opinione pubblica nazionale ciò che tutta Santeramo ha fatto inutilmente per tanto tempo per i cani di Contrada Varallo, bensì per raccogliere il successo ottenuto con il primo servizio.
Lunedì 5 gennaio, c’è stato il ritorno di Striscia a Santeramo. Per la seconda volta, il “fratello degli animali” Edoardo Stoppa, si è occupato dell’ex lager di Via Matera in Contrada Varallo dove, fino a qualche tempo fa, erano rinchiusi in uno stato di completo abbandono e in una situazione igienico-sanitaria veramente indecorosa una quarantina di cani. Questa volta, Striscia non è venuta per ritornare a denunciare all’opinione pubblica nazionale ciò che tutta Santeramo ha fatto inutilmente per tanto tempo senza portare a casa i risultati sperati ovvero il superamento dello stato di assoluta indigenza nella quale erano prigionieri i cani bensì per raccogliere il successo ottenuto con il primo servizio. Come si ricorderà, a seguito del primo servizio, la Procura della Repubblica di Bari incaricò il Comando Forestale territoriale a trasferire i cani in un rifugio a norma ubicato nel Comune di Corato dove tuttora i “nostri amici” risiedono. Per loro è stato come passare da una dimora fatiscente ad un “albergo” a cinque stelle. Fece seguito la bonificazione dell’area nel corso della quale furono portate alla luce diverse carcasse di cani. Oggi questa emergenza non c’è più e speriamo che non abbia più a ripetersi. Oggi rimane in piedi il lavoro della Procura della Repubblica per l’accertamento delle responsabilità. Se del caso, se ne occuperà ancora una volta Striscia per coronare fino in fondo il suo generoso e fruttuoso impegno.
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