IL RAGLIO DELL’ASINO

Sta suscitando molta simpatia su facebook il post dell’editore di TRC, Mario Vito Digregorio, che ha voluto rispondere a colore a quelle righe che con tono piccato Michele D’Ambrosio gli dedicò il 1 aprile del 2015.  In breve, l’ex Sindaco, vestiti i panni di un cantastorie, compose per Digregorio questa storiella:

Il direttore di Trc urla al Comandante della Polizia Municipale” Datemi la fascia tricolore, voglio fare io Sindaco!!” 
Il Comandante molto sorpreso da tanto vaneggio, ( non lo conosce!) gli sussurra all’orecchio ” Caro signore, la campagna elettorale è finita, non sei stato eletto, fattene una ragione, i Cittadini non ti hanno eletto neanche al Consiglio comunale! Fattene una ragione, rilassati!”
Il direttore continua a sbattere la testa al muro e continua ad urlare. “Fatemi sedere in Consiglio Comunale”
Il Sindaco, chiamato urgentemente, gli consegna una coccarda tricolore dicendogli
“Gioca con questa vedrai che ti farà stare meglio! Stai tranquillo, calmati, Su datti da fare , vedrai che ti sentirai meglio! diventa più buono e vedrai che ti sentirai meglio con te stesso e starai meglio con gli altri!”
Il povero direttore con la testa china scoppia in pianto e finalmente si fa accompagnare in via Laterza!
Mentre percorre le strade del nostro Comune incontra tanta gente che con commiserazione gli augura: “va’, vai a candidarti a Curtocicerchia, vedrai che ti eleggono almeno Consigliere comunale!”
Nessuno però ha avuto il coraggio di dirgli che a Curtocicerchia ci sono solo asini
.

Qualcuno potrebbe dire “la ruota gira”! E infatti oggi che D’Ambrosio non è stato riconfermato sindaco della città di Santeramo, la sua sconfitta viene servita su un piatto d’argento a Digregorio che gli risponde per le rime così:

Caro Michele D’Ambrosio, ti scrivo da Curtocicerchia, è fatta! Dopo 5 interminabili anni, ecco concluso il mio mandato. E’ qui che mi avevi spedito all’indomani delle scorse elezioni ed è qui che adesso potrai ritrovare la tua cara fascia da sindaco a cui sei tanto affezionato.
Ora i miei asinelli attendono con ansia il nuovo sindaco, chi meglio di te potrebbe prendere il mio posto? Sai caro Michele, in questi cinque anni sono stato molto bene con loro, ho fatto quel che ho potuto onorando le loro esigenze, non è stato poi difficile perché i miei asini sono creature umili che si fanno amare. Adesso che il mio mandato si è concluso, prova a osservare il loro sguardo, vedrai come sono tristi. Beh per colmare la loro tristezza ho dovuto spendere qualche buona parola nei tuoi confronti, ho detto che avrai cura di loro e che vi capirete da subito. Poi mi è sembrato giusto anticipargli che sei uno che spesso fa il contrario di quanto gli viene chiesto, che decidi tutto da solo e non hai rispetto delle idee degli altri. Ho dovuto dirglielo perché tra me e loro non ci sono stati mai segreti. Per l’amicizia che mi lega a te sento di doverti qualche suggerimento: stai tranquillo con le tasse, non ci pensare neanche perché loro non conoscono la moneta; poi immagino dovrai disfarti del tuo smartphone, di quel magico oggetto che per cinque anni ha alimentato la tua sindrome del like; i miei asinelli non hanno ancora imparato a leggere, loro comunicano in modo diverso: ti osservano con quei grandi occhi e capiscono anche più di chi legge. Sappi, tuttavia, che se operi bene ti ringrazieranno, magari con una semplice leccata, proprio come hanno già fatto molti dei tuoi amici di avventura. Ora devo proprio tornare, non lasciare le mie creature ancora in ansia. Sii felice di questa grande opportunità perché, caro Michele, io sono certo che quando avrai completato il tuo nuovo mandato quale sindaco di Curtocicerchia potrai nuovamente candidarti alle prossime elezioni a Santeramo. In questi cinque anni, sono certo, avrai imparato tanto dai miei amici. Buon mandato signor sindaco.


E se l’editore scherza sulla vicenda, diventando anche protagonista di uno scatto in cui indossa la fascia tricolore ed è circondato dagli asini, dall’altra parte c’è qualcuno che ha preso la vicenda sul serio e si scaglia su facebook con parole al vetriolo. Forse è il caso di dirgli che un raglio di asino non sale al cielo!

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