IL PROBLEMA NON SONO I CANI MA I LORO PADRONI

Lettera aperta inviata al sindaco di Santeramo Prof. Fabrizio Baldassarre con pec in data 18 agosto 2021, ore 19:41, avente ad oggetto: segnalazione grave situazione igienico-sanitaria. –

Negli ultimi anni anche a Santeramo è divenuta esponenziale la “moda” di tantissimi concittadini di avere il cane. Saranno migliaia. E’ una scelta che rispetto senza riserve per una serie di motivazioni che non è il caso di ribadire perché di condivisione comune. La loro affollata presenza, però, genera dei problemi che vanno affrontati con somma urgenza. Primo in assoluto tra questi è il fatto che i loro quotidiani bisogni fisiologici stanno determinando una grave situazione igienico-sanitaria su tutto il territorio urbano che va affrontata e risolta. Sicuramente anche lei si è reso conto che la base dei lampioni della pubblica illuminazione, gli spigoli di abitazioni civili, finanche gli edifici sacri, sono i luoghi privilegiati che vengono “bagnati” da questi cari amici senza che i loro padroni, con rarissime eccezioni, si preoccupano di pulire. Guai a riprenderli! Si può rischiare la rissa. Il decoro della città è così fortemente compromesso ma soprattutto è l’aspetto igienico-sanitario quello che maggiormente deve preoccupare. L’esalazione nauseabonda che si manifesta maggiormente in queste torride giornate d’estate, è davvero ripugnante; le tracce oscure che si imprimono sui marciapiedi o sulla sede stradale danno di sudicio; l’incuranza pubblica di porvi rimedio completa lo stato di degrado. La colpa di questa situazione non è addebitabile al cane il quale deve pur liberarsi dalle sue eccedenze fisiologiche, ma dei loro padroni i quali, per una sharia consolidata dal cattivo costume, non possono né devono sporcare la città a danno di una intera comunità che non merita di essere così trattata, pensando soprattutto ai bambini che, inavvertitamente, possono impattare per gioco o per caduta in luoghi igienicamente compromessi dalla pipì del cane. Discorso a parte merita la periferia urbana e l’uso delle aiuole dei giardini pubblici, fatto salvo per quella mini area dog realizzata in Piazza Berlinguer. E’ sufficiente farsi un giro alle prime ore della giornata o durante quelle serali per rendersi conto che i cani, per leggerezza e per “diritto” dei loro sfacciati padroni, fanno quello che vogliono negli spazi pubblici riservati allo svago dei cittadini o scorrazzano indisturbati in aree periferiche, comunque frequentate dalle persone. Credo che questa sintetica rappresentazione sia sufficiente per affermare che si è difronte ad un problema molto serio che non può né deve essere ulteriormente differito di essere positivamente risolto. Le chiedo, pertanto, di valutare la possibilità di:

  • Emettere una apposita ordinanza contingibile ed urgente, trattandosi di materia igienico-sanitaria, che ordini ai padroni di pulire e disinfettare lo spazio dove ogni qual volta il cane fa sosta per le sue necessità fisiologiche.
  • Provvedere ad eseguire una pulizia straordinaria di tutti i pali della pubblica illuminazione, degli spigoli delle abitazioni “scelte” dai cani nonché delle aree nei pressi degli edifici di sacri.
  • Obbligare i padroni, nel rispetto della legge, all’utilizzo della museruola laddove la razza del cane ne impone la necessità per la tutela della pubblica incolumità.
  • Avviare una vasta campagna di sensibilizzazione, di concerto con le associazioni del settore, per educare alla tenuta del cane nonché ogni altra iniziativa utile alla causa.

Le sarò grato se vorrà presto informarmi della sue determinazioni.

Grazie e distinti saluti.

Santeramo in Colle, 18 agosto 2021

Cav. franco Porfido, giornalista

La foto è di oggi. Base lampione Via Roma, all’altezza del civico 188.

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One comment

  1. Pare che, qualche anno fa, l’Amministrazione Comunale assunse una Deliberazione di G.M. nella quale affidava in convenzione ad una associazione di volontariato il servizio di controllo del territorio, specificatamente anche, se ricordo bene, l’accertamento di proprietari di cani non curanti degli escrementi rilasciati sul suolo pubblico dai propri “amici” a quattro zampe!

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