Per l’Amministrazione Comunale è come se Santeramo non entrò mai in Guerra.
Domani centesimo anniversario dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Vogliamo ricordare questo tragico evento, ancorché vittorioso per il nostro Paese, stralciando dall’articolo “XXIV Maggio 1915: L’Italia entra nella Grande Guerra”, pubblicato su “Il Colle” del mese di aprile, questo passo che ci riguarda da vicino: i Giovani Santermani che persero la vita “furono 265. Nei 41 mesi di guerra (24 maggio 1915 – 4 novembre 1918), quindi, un Caduto ogni cinque giorni circa. Possiamo solo immaginare lo strazio dei famigliari quando venivano informati e l’angoscia di tutti gli altri che rimanevano “sospesi” in attesa di notizie. Compresi nei 265 nostri Eroi, sono calcolati anche 68 dispersi. La gran parte di questi è sepolta in vari Sacrari Militari (Redipuglia, Caporetto, Oslavia, Salonicco, Rovereto, ecc.). Di altri non si hanno notizie. L’età media nazionale dei Caduti in guerra fu di 24 anni e 4 mesi. La gran parte degli arruolati proveniva dai campi. Circa il 56% del totale. Quello che non si conosce è il numero degli arruolati. Nel 1911 Santeramo aveva 15.013 abitanti. Da un conteggio astruso che ho fatto, sarebbero stati circa 900 i giovani santermani che da un giorno all’altro si trovarono il moschetto 91 tra le mani al posto della zappa; la baionetta al posto della roncola per la potatura. Nelle tasche della divisa, le bombe a mano al posto di un tozzo di pane nero. Dobbiamo essere fieri di tutti loro. Non vanno anche dimenticati i “Ragazzi del ’99”, chiamati in guerra nel 1917 dopo la disfatta di Caporetto e prima della vittoriosa riscossa del Piave alla tenera età di 18 anni quando all’epoca la soglia della maggiore età era fissata a 21 anni”. La Canzone del Piave è il meraviglioso inno di quella Guerra. Se vi va, cari lettori, domani canticchiamola insieme anche tra le mura delle nostre case per ricordare non senza emozione gli Eroi di quella guerra. In tanti Comuni, si sono svolte importanti iniziative. Per l’Amministrazione Comunale è come se Santeramo non entrò mai in guerra. Nessuna iniziativa celebrativa. Nemmeno una parola. Un’altra occasione sciupata. Buona domenica.