Per i tanti problemi cittadini, non basterebbe Piazza Municipio per le “lenzuola”.
La foto è di questa mattina – domenica 23 ottobre. Si può veramente dire che il Comune è alle pezze. Sono le “lenzuola” delle care donne mensa che continuano a lottare per la conservazione del posto di lavoro che l’impresa aggiudicataria vorrebbe ridurre a sole due ore al giorno per un compenso mensile di circa 200 euro. Una miseria. Ma accanto, potrebbero essere sciorinati altri panni. Quella dei lavoratori della Natuzzi, circa 300, licenziati dal 16 ottobre scorso. Per loro lo spazio ancora disponibile non basterebbe. Oppure quelli della Tradeco che non ricevono con regolarità lo stipendio e per la cui causa hanno fatto già sentire la loro voce con lo sciopero di venerdì scorso. Se poi si volessero stendere i panni di tanti altri problemi, si dovrebbe occupare anche ed oltre la desolata Piazza Municipio. Nella situazione di forte criticità in cui si trova l’attività amministrativa del nostro Comune, solitamente si dice che “si è alla frutta”. Ma nel nostro caso, purtroppo, si può gridare dai tetti che la “tovaglia della mensa” – tanto per rimanere in tema – è da togliere completamente perché non vi è adagiato più nulla. Nemmeno le cortecce bruciacchiate della castagne di questo periodo. Nulla. Questa settimana vi dovrebbe essere il Consiglio Comunale, convocato ufficialmente da cinque consiglieri comunali di opposizione per il problema della mensa scolastica. Come andrà a finire? Scommetto: a tarallucci e vino perché i vari Gigino Labarile, Piero Girardi, Domenico Conversa, ecc. faranno finta di non vedere. Hanno il prosciutto agli occhi mentre Santeramo è alla fame. Ancora per pochi mesi. Poi saranno mandati inesorabilmente a casa. Insieme al capo chef.