E’ il marciapiede di Via Ladislao incrostato dal pericoloso guano dei piccioni.
Da www.allontanamentopiccioni.it riprendiamo integralmente: “Il problema “volatili”, specie la presenza di piccioni, diventa un serio problema igienico-sanitario. Il guano dei piccioni, non solo è responsabile dei danni da corrosione alle strutture e di un forte degrado cittadino; i luoghi dove trovano riparo (sottotetti, gronde, volte, davanzali, cornicioni) e le zone infiltrate dalla presenza di sostanza organica (tetti, muri, supporti lignei), si popolano di agenti patogeni e parassiti derivanti dai detriti organici (gli escrementi e i resti dei volatili morti). I batteri si espandono liberamente nell’aria e giungono nei luoghi pubblici e nelle aziende, contaminando oggetti di uso quotidiano e persino il cibo. La contaminazione fecale dell’ambiente, la polverizzazione e dispersione del guano, la presenza di nidi negli edifici, causano danni talvolta irreparabili, sono occasione di diffusione e di contagio di malattie infettive all’uomo”.
Ciò premesso e in considerazione del recente cordiale incontro con l’Assessore all’Igiene Urbana Michele Cardascia nel corso del quale mi ha confermato, nonostante tutto, il suo quotidiano impegno per la tutela dell’Ambiente, pubblichiamo questa foto scattata oggi, 8 dicembre 2016.
Non è una strada vicinale o di periferia dove la sporcizia è senza confini. Michele questo lo sa. Siamo più semplicemente in Via Ladislao a Santeramo, a un tiro di schioppo da Piazza Garibaldi. Quello che si vede è il marciapiede difronte alla stupenda Chiesetta di Sava, dedicata alla Regina del Santo Rosario di Pompei. Quel marciapiede è così da tanto, tanto tempo. Praticamente pare che il pericoloso guano dei piccioni si sia incrostato con il marciapiede. Ma non viene pulito. La preziosa Famiglia Monfortana, soprattutto nella giornata del venerdì, è frequentata da tanta gente proveniente anche da altri Comuni. Quali idea si fanno queste persone nel vedere e sostare su un marciapiede così lurido? Perché non si pulisce?
Caro Assessore Michele, questa per te è una piccola prova. Sei capace di far pulire e sottoporre a disinfestazione questo schifo appena avrai visto la cartolina che a te viene dedicata per constatare nei fatti il tuo impegno quotidiano a tutela dell’Ambiente? Dacci prova, anche se molto piccola rispetto alla deprecabile condizioni igienico-ambientale in cui versa la nostra Città.