“Come medici, condividiamo la prudenza adoperata dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal Governo nell’avviare, dal 4 maggio, la fase 2. Ha ragione il Ministro quando afferma, con forza e convinzione, che il principio guida deve essere la tutela della salute, tutela che lo Stato esercita anche, per Legge, condividendone l’onere e la responsabilità con l’Ordine dei Medici”.
Questo il commento del Presidente della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, al nuovo Dpcm volto a contenere il contagio da Covid-19, firmato ieri dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e sottoscritto dal Ministro della Salute Roberto Speranza.
“Dobbiamo abituarci, almeno sino a che non avremo disponibili farmaci di sperimentata efficacia e vaccini, a convivere con il coronavirus – spiega Anelli -. Per questo, sono necessarie, da parte di tutti i cittadini, prudenza e responsabilità, ed è indispensabile una gradualità delle riaperture, distanziando i diversi blocchi di circa due settimane, per poter monitorare l’andamento dell’epidemia. In questa fase, è poi cruciale il controllo del territorio, da attuarsi tramite la rete che abbiamo chiamato dei “medici sentinella”: gli 80mila medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, che, insieme ai 20mila specialisti ambulatoriali, interni ed esterni, sono pronti a essere impiegati nella sorveglianza per scovare, scoprire, individuare e spegnere sul nascere i nuovi focolai di Covid-19”.
“Una volta che avremo dati sufficienti per effettuare le opportune valutazioni, si potrà pensare a una maggiore flessibilità, modulata sulle diverse esigenze delle Regioni e sulla distribuzione dei nuovi contagi – continua -. In questa fase successiva, assumeranno sempre importanza il tracciamento dei contatti, i test, l’isolamento mirato; adesso, il distanziamento sociale, unito alle pratiche igieniche, è ancora la principale e più efficace misura per contenere la diffusione dell’epidemia”.
“A questo proposito, ringraziamo il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, per il rapido e favorevole riscontro alla nostra richiesta di avere un canale dedicato di approvvigionamento, a prezzo calmierato, dei Dispositivi individuali di protezione per i medici e gli odontoiatri liberi professionisti – aggiunge -. L’intervento di Arcuri, infatti, permetterà ai centomila liberi professionisti iscritti ai nostri Albi, dei quali 45 mila sono Odontoiatri, di poter contare su dispositivi garantiti, certificati e a un costo congruo, per la sicurezza loro, dei loro collaboratori e dei pazienti. Ottima e da più parti auspicata anche la decisione di Arcuri di porre un prezzo unico e calmierato per la vendita al pubblico delle mascherine chirurgiche, facendosi carico della differenza tra il prezzo di acquisto da parte delle farmacie e parafarmacie, in molti casi ben superiore, e quello di vendita al pubblico, che avrà il tetto massimo di 0,50 euro al netto dell’Iva. Bene, infine, il coinvolgimento di cinque grandi aziende italiane per una produzione di qualità a prezzo calmierato. Queste misure consentiranno a tutti i cittadini di dotarsi di mascherine a un prezzo equo e uguale per tutti, tutelando la loro salute e la salute di chi sta loro accanto”.
“Al Ministro e al Governo, da parte nostra, confermiamo che, ancora una volta, gli Ordini dei Medici ci sono – conclude – e continueranno ad assicurare il loro apporto, rispondendo con tutte le risorse e competenze disponibili alla chiamata in causa, in qualunque sede, sia di analisi che operativa. Insieme, tutti insieme, ce la faremo”.