E SE FOSSE ANCHE IL CASO DI SANTERAMO?

Rifiuti scaricati e bruciati nelle campagne, dietro gli abbandoni “la mano dell’ecocriminalità”: dal Barese appello alla Regione. A lanciare l’allarme è Davide Carlucci, sindaco di Acquaviva, dove è stato avviato un pattugliamento dei terreni da parte di un’associazione di protezione civile. Ma, evidenzia il primo cittadino, “i Comuni da soli non ce la fanno, chiederò a Emiliano di proclamare lo stato di emergenza”

“Chiederò al presidente Emiliano di proclamare lo stato di emergenza perché la quantità di rifiuti presenti in campagna è così tanta che noi Comuni, nonostante tutti gli sforzi che stiamo facendo, da soli non ce la facciamo a ripulire e a controllare tutto”. Il problema dei rifiuti abbandonati nelle campagne (e quasi sistematicamente bruciati, per essere così smaltiti illecitamente) non affligge soltanto Bari e le sue periferie. Il fenomeno è esteso e dilagante in tutto il Barese. Dopo la richiesta di intervento alla Regione già lanciata nelle scorse settimane da Anci Puglia, l’ultimo allarme arriva con un post su Fb dal sindaco di Acquaviva, Davide Carlucci. Carlucci pubblica su Fb una serie di fotografie, scattate durante i pattugliamenti nelle campagne alla periferia della cittadina effettuati dall’associazione di protezione civile ‘Overland Ovunque’. Gli scatti mostrano non soltanto sacchetti di rifiuti abbandonati, ma anche zone in cui si ammassano scarti edili, materiali plastici e elettrici, che lasciano pensare a un tipo di abbandono che va oltre la ‘semplice’ inciviltà di chi non conferisce correttamente la spazzatura. “Qui è evidente – sottolinea Carlucci – la mano non solo degli incivili ma anche di un’ecocriminalità diffusa (se non vogliamo parlare di ecomafia) che ha costruito un business dall’eliminazione illegale dei rifiuti per conto terzi”. “Noi – afferma il primo cittadino – continueremo a pattugliare tutti i giorni, come sta facendo stamattina l’associazione di protezione civile Overland Ovunque. Ma se non si interviene con uno sforzo energico e corale, la nostra bella terra di Bari sarà definitivamente “cosa loro” e a pagarne le conseguenze saranno i proprietari dei terreni o chi ancora è innamorato del nostro paesaggio”. (Da BariToday)

E se questa richiesta la facesse anche il Comune di Santeramo? Perché non unirsi alla nobile iniziativa del Sindaco di Acquaviva delle Fonti? L’unione ha fatto sempre la forza. Tantissimi cittadini sono stanchi di denunciare a vuoto lo stato di degrado in cui versano le strade vicinali del nostro territorio. Ultimamente il caro amico Ivan con il suo delizioso cavallo ed altri arrabbiati concittadini si stanno facendo in quattro per chiedere l’intervento dell’Amministrazione Comunale di Santeramo che anche su delicatissimo problema dorme tranquilla.

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