Uno in Piazza Garibaldi; il secondo dinanzi al Palazzo Municipale.
L’aria natalizia di Santeramo si allieta di due alberi di Natale che si possono definire profetici. Il primo è in Piazza Garibaldi, dono delle Industrie Natuzzi. E’ un regalo che arriva puntualmente e che certamente fa piacere ai Santermani poterselo godere. E’ un albero stilizzato. Rassomiglia ad una piramide. Bello lo stesso. Le luminarie sanno di festa di Sant’Erasmo che ci manca da due anni. L’augurio recondito, quindi profetico, che questo albero nasconde è che nel 2022 si possa ritornare a far festa. Lo “esige” Sant’Erasmo, Patrono della nostra Città, che dall’alto dei Cielo lo immagino tutto intento ad intercedere perché questo avvenga anche al fine di sfatare quell’anacronistico detto “non c’è il due senza il tre”.
L’altro albero di Natale dà più sul tradizionale. Dimora dinanzi al Palazzo Municipale, dal 2017 a guida pentastellata. E’ un “pino” reso bianco da lunghi “rami” di luci bianche. Bello. In cima, una sola stella. Per la location scelta viene da chiedersi: e le altre quattro stelle dove sono finite? Vuole forse significare profeticamente che fra alcuni mesi svanirà anche questa ultima stella?
1. L’albero donato dalle Industrie Natuzzi non mi piace nella colorazione delle luci: non ricorda il Natale ma la festa patronale.
Penso che la struttura sia una bellissima idea, ma che la colorazione delle luci abbia rovinato il concetto perché non riesce ad evocare adeguatamente l’atmosfera del Natale. Sembra un accatastamento di luminarie in fase di smontaggio dopo la festa patronale.
Piuttosto, immaginate la parte superiore (i rami) con le luci di colore verde e con luci colorate, come a richiamare delle dedecorazioni; la base (il tronco) con luci di color marrone (anziché verdi…). In cima una stella in risalto. Penso che avrebbe creato un’atmosfera più propriamente natalizia in un esercizio stilistico di un grande designer. Così com’è, l’unica cosa che richiama l’atmosfera natalizia è la stella, senza di questa potremmo definirlo la piramide di Sant’Erasmo.
Detto questo, il dono è come sempre un bel gesto. Sono belle anche le parole di augurio che l’accompagnano.
2. Come anticipato, penso che il valore della stella in cima agli alberi sia molto importante. Circa l’albero municipale, più tradizionale, c’è sempre stata una sola stella (il resto sono palline e luci fulminate) che è troppo presto per definire cadente. Intanto si accende. È una stella che, anzi, è sempre in movimento, gira ovunque ed è molto ammaliante, molto più luminosa delle solite stelle note che non si sono mai accese (perché non funzionano), e che potrebbe persino transitare dalle parti del presepe PD (dove ci sono solo delle belle statuine e nessun personaggio principale…).