Gli obiettivi del Movimento delle lavoratrici e dei lavoratori Natuzzi sono stati pienamente raggiunti.
Dopo un approfondito e partecipato dibattito, i convenuti concordano che gli obiettivi per cui il Movimento delle lavoratrici e dei lavoratori Natuzzi si è battuto a partire dal 2015 sono stati pienamente raggiunti. Infatti, lo stesso Movimento rivendicava che il Contratto di Solidarietà stipulato, stranamente e con motivazioni molto sospette, per i soli ¾ della forza lavoro della Natuzzi Spa fosse esteso a tutto l’organico aziendale. Tale istanza, dopo estenuanti scioperi e manifestazioni, è stata in fine recepita con l’accordo del 6 dicembre 2017 sottoscritto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Se l’organico aziendale in Italia è ancora superiore alle 2000 unità è merito di tutti quei lavoratori che nei mesi scorsi si sono battuti contro i licenziamenti e i tagli occupazionali. Senza tali lotte Natuzzi avrebbe dato il benservito a molti suoi dipendenti. Anche se quest’ultimo ora ne dà un’interpretazione distorta, attribuendo a sé il merito di non aver messo alla porta centinaia di dipendenti.
L’assemblea ritiene, tuttavia, che adesso non si debba abbassare la guardia. Non bisogna permettere che la Natuzzi Spa si smembri in tante piccole New Co. ognuna in concorrenza agguerrita contro l’altra, ma è indispensabile avviare una nuova lotta, finalizzata a spingere Natuzzi a competere sui mercati valorizzando le preziose professionalità e artigianalità di cui è ricco il suo patrimonio riposto nelle risorse umane.
A tal proposito, è bene cominciare col richiedere la visione del Piano formativo che sta coinvolgendo in queste settimane molte maestranze, affinché non sia il solito sperpero di denaro pubblico, ma si concretizzi con una maggior e specifica qualificazione degli interessati.
Per le ragioni sin qui esposte, l’assemblea esprime la volontà di costituire Cobas-Lavoro Privato all’interno della Natuzzi Spa.
Santeramo in Colle, 7 marzo 2018
Cobas-Lavoro Privato