DIVIETO DI RISPARMIO

Un cittadino che depositerà sul proprio conto corrente del denaro che supererà la soglia di 200 euro, sarà costretto a pagare una nuova tassa allo Stato.

 

Divieto di risparmio. Così può essere letta l’intenzione del Governo Nazionale di tassare i versamenti in banca. La notizia che sa di sconvolgente, circola da alcuni giorni sul web. L’obiettivo che si intende raggiungere è di introdurre un antidoto, che risulterà inefficace, nella lotta contro l’evasione. Non si comprende ancora come questo avverrà soprattutto nella considerazione che ad essere tassati saranno i versamenti giornalieri in banca superiori a soli duecento euro. Quando questa norma capestro sarà confezionata, un cittadino che depositerà, sul proprio conto corrente, del denaro che supererà la soglia di 200 euro, sarà costretto a pagare una nuova tassa allo Stato. Non si conosce l’ammontare di questa tassa ma anche se fosse di un solo centesimo è sbagliata e provocatoria perché invoglierà un po’ tutti a non risparmiare o a conservare i soldi in casa con tutti i rischi del caso in una fase nella quale furti e rapine sono in deciso aumento. A non risparmiare più, saranno sicuramente le fasce più deboli, pensionati e dipendenti, In fondo a tutto, sembra che questa nuova norma sarebbe un nuovo regalino del Governo alle Banche che potranno così vedere crescere i propri utili sulle operazioni di accredito elettronico e, allo stesso tempo, vedranno ridursi i costi di gestione del contante, ad oggi di circa 5 miliardi. Ma, forse, c’è anche un altro intento molto sottile, ovvero invogliare i consumatori a spendere di più per avviare la ripresa economica che ad oggi nessuno vede ancora. Per la lotta all’evasione, invece, c’è bisogno di ben altro, non certamente di tassare i miseri depositi bancari superiori a due sole banconote verdi.

 

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