DIMISSIONI SEGRETARIO PD ?

Motivate per “problemi familiari”. Se confermate, stento a credergli.

Da sabato scorso sta circolando voce su presunte dimissioni del dott. Giuseppe Porfido dalla carica di segretario cittadino del Partito Democratico, sezione di Santeramo. Le avrebbe comunicate con un sms ai componenti del direttivo, motivandole per “problemi familiari”. Se fosse davvero così, al mio caro amico Peppino, gli auguri più sinceri per una repentina e positiva soluzione. Ma con tutta franchezza, non gli riesco proprio a credergli. Ho la presunzione di conoscerlo troppo bene per aver insieme militato nel P.C.I. di Enrico Berlinguer durante gli anni ’70 – ’80.

Oltre alla competenza politica, Peppino ha una sensibilità particolare dinanzi alla quale non si arrenderebbe per “problemi familiari” a poco più di un anno dalle elezioni amministrative e, quindi, dalla responsabilità di dover dar conto direttamente del negativo operato dell’Amministrazione Comunale a guida PD.

E poi, se fossero “problemi familiari”, il sindaco in primis non si sarebbe fatta sfuggire l’occasione per attestargli su fb la sua solidarietà. Il silenzio del primo cittadino, invece, è molto eloquente.

Peppino Porfido, piuttosto, si sarebbe dimesso per motivi politici, per essere rimasto praticamente solo alla guida di una scatola quasi vuota. Immagino il suo risentimento perché la sua autorità politica è stata messa sotto i piedi per essere stato continuamente inascoltato e ancor di più per aver capito che la funzione della sua segreteria era da “paravento” per il sindaco factotum”. Quindi, come un due coppe.

Immagino anche che gli sarebbero arrivati agli orecchi i rumori degli zoccoli di cavalli pronti ad assaltare la diligenza per la conquista del fortino della sua segreteria in vista delle prossime manovre verso “Santeramo 2017”. Cavalli imbizzarriti dentro il suo partito, pronti a travolgerlo senza scrupoli, e cavalli dall’esterno anche provenienti dalla segreteria provinciale del PD. Insomma, una mandria all’assalto di un segretario sostanzialmente lasciato solo e senza prospettiva di sopravvivenza politica.

Faccio appello alla sua sensibilità umana e culturale per chiarire tutto sulle sue dimissioni, ovviamente se confermate. Darebbe un contributo alle mura diroccate del suo partito e, più in generale, alla Politica santermana che continua ad annaspare in un lago di acque stagnanti nonostante la gravità complessiva della situazione socio-economica. Se vuole, è disponibile per il caro Peppino una intervista su “Il Colle” del prossimo mese di maggio.

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