La lettura di “ Al via una piattaforma programmatica del centrosinistra” ( Santeramolive 14 u. s.) mi porta ad una domenica di inizio ottobre, quando in una piazza Garibaldi pressoché deserta, D’Ambrosio sindaco annunciava “ urbi et orbi” il suo essere pronto a governare ( sic!) Santeramo ancora per i prossimi quattro anni. Fu sorpresa, gelo e silenzio nello stesso suo PD tenuto all’oscuro di tanta iniziativa. Oggi quel silenzio viene dal PD interrotto. A braccetto con Sinistra Italiana e Socialisti Autonomisti viene reso noto l’impegno a dar vita ad una “ piattaforma programmatica” cui è affidato il compito di portare “entusiasmo e coinvolgimento necessari a costruire una proposta di governo di alto profilo”… “capacità di avere un carattere ed un orizzonte ampio”… “percorso da avviare recuperando capacità di ascolto della città in tutte le sue rappresentanze”… “promozione di reale crescita della città da tempo in attesa di tanto”.
Dichiarazione insomma di un modo nuovo di voler fare politica. Con partiti, movimenti, associazioni, cittadinanza, tutti invitati a partecipare alla costruzione di un progetto credibile e condiviso.
In così lastricato impegno di buoni intendimenti, nell’uso di espressioni quali “ città da tempo in attesa di crescita”, “ ascolto di tutte le rappresentanze ”, “coinvolgimento e confronto”, “ nuovo modo di proporsi in politica”, si è portati a pensare d’essere in presenza di un pronunciato e chiaro de profundis politico verso chi tanto spesso ci ha sorpreso per inadeguatezza a ricoprire un ruolo che richiede cultura, umiltà, confronto e tanta ma tanta capacità di ascolto. Ruolo che escludendo il bieco “comandare” richiede il silenzioso e fruttifero “servire”.
Seppur stringato, tutto quanto sopra può aiutare a sciogliere il dubbio di chi si chiede “ come si concilierà la proposta programmatica con la volontà di ricandidatura pronunciata dal sindaco D’Ambrosio?”.
Me lo auguro. Non vi fossi riuscito, me ne scuso.