Dal comizio tenuto da D’ambrosio in Piazza Garibaldi nella serata di sabato venti scorso, stralcio:
“ dovete sapere che quando abbiamo tolto le basole che stavano sotto l’asfalto c’è stato un santermano , dico un santermano che non nomino per non dargli importanza, che ha scritto al ministro dei beni culturali Franceschini dicendo che a Santeramo stavamo compiendo uno scempio…basole fatte da Giovanni Laricchia centocinquant’anni fa venivano distrutte…ministro vieni a Santeramo e blocca i lavori!…lui, il santermano che non ama Santeramo, non sa, come voi invece ben sapete, che io qualche amico ce l’ho e quella lettera è nelle mie mani…una lettera debitamente firmata”.
Osservo:
- se le cose fossero come D’Ambrosio sostiene, qualche dubbio sorgerebbe sul comportamento del ministro, persona invece notoriamente seria ed accorta;
- infatti perché mai avrebbe egli dovuto far ricorso ad amico occulto del nostro ex sindaco per portarlo a conoscenza di lettera non anonima ma debitamente firmata?;
- non sarà che, più semplicemente, letto il contenuto della segnalazione, il ministro abbia dato incarico di appurare la rispondenza a realtà del contenuto?;
- se la lettera in questione, esistenza di amico vantato o meno, fosse finita realmente nelle mani di D’Ambrosio, perché mai il nostro ex sindaco non ha provveduto a convocare il santermano che non ama Santeramo, ragguagliandolo e tranquillizzandolo su chianche provenienti da dono del sindaco di Altamura, come D’Ambrosio sostiene?
Qualche dubbio di troppo e poca chiarezza.
L’ occasione mi porta a rinnovare un’antica, ma da me niente affatto dimenticata richiesta:
- visto il grande impegno che D’Ambrosio sta mettendo in questa campagna elettorale nell’elencazione di lavori effettuati, a suo dire in tutta limpidezza e trasparenza di comportamenti, perché non ne approfitta, una buona volta per tutte, a dirci con quali autorizzazioni ( ne sono previste ben sedici) ha ordinato l’abbattimento della trentina di pini, facenti parte di polmone verde appartenente alla Casa di Riposo? Il mai chiarito comportamento (abusivo?) fu segnalato a Prefetto dott.ssa Pagano, al Comando Forestale dello Stato, presieduto dal generale santermano dott. Silletti e contestualmente, in pari raccomandata R.R , rimessa a D’Ambrosio sindaco.
Il dubbio è un gran brutto tarlo: qualcun’ altra delle “amicizie occulte” di cui D’Ambrosio dice di godere, può aver consigliato silenzio cui lui ha aggiunto la ben nota personale strafottenza?
Non ne sono sicuro, ma se D’Ambrosio è in possesso di una missiva destinata al Ministro e non ha provveduto lui stesso a fargliela pervenire essendo all’epoca una Istituzione, secondo me è reato! Come ne è venuto in possesso se era destinata al ministro?
Spero che chi ha scritto la lettera ne abbia conservata copia e ricevuta di raccomandata per farne denuncia, visto che lo stesso D’Ambrosio, da quanto scritto sopra, ha confermato di averne preso possesso con modalità per niente chiare.
Non ci si può appropriare di una cosa destinata ad altri!! Specie se si è in veste di Istituzione!!!