Sindaco di parole.
Dalla sua ultima uscita stralcio alcuni punti cui faccio seguire un personale telegrafico commento:
– “…incontriamoci per fare il punto della situazione, come sempre per comunicare e ascoltare”;
A colmare una mia ipotetica lacuna, si faccia avanti chi, documentando, sia in grado di dimostrare la continuità di informazione da parte del sindaco o d’aver da lui ottenuto ascolto alcuno.
-“ …è compito e dovere del sindaco rispondere”
Dovere da D’Ambrosio mai assolto. Solo reiterata strafottenza;
_-“ …ho incontrato i cittadini nella consueta assemblea cittadina”;
In lingua italiana l’aggettivo “consueto” ha il significato di “solito, abituale, che avviene secondo un uso costante”.
Elenchi D’Ambrosio date e circostanze che avvalorino la “consueta” sua frequenza ad incontrare i cittadini. Per avervi assistito, io ne ricordo una: la sciaguratissima per lui serata del 19 febbraio 2015, contraddistinta da sua pesante maleducazione e menzogne;
–“… una bella serata di confronto”;
Per più presenti uno scontato, ripetitivo, stucchevole monologo. Autocelebrativo, secondo copione;
– “ chi ha voluto ha fatto domande a cui ho risposto”;
Non è dato conoscere domande poste, né risposte ottenute;
-“… a conclusione di una consiliatura si valutano i comportamenti di chi ha amministrato”;
A tempo debito e non per sensazione di pelle ma per fedele riporto di fatti e comportamenti di chi in questi ultimi tempi ci ha amministrato, io mi prenoto;
-“sono pronto per guidare Santeramo per altri cinque anni”.
L’annuncio alla disponibilità a guidare Santeramo per ulteriori cinque anni va letto unicamente come comunicazione alla cittadinanza o occulto (ma non troppo) messaggio di preavviso a sodali (ma non troppo) di partito?
Domanda conclusiva: D’Ambrosio, bontà sua, ha voluto finalmente ricordarsi “essere compito e dovere di ogni sindaco rispondere” Avrà cura l’ex questuante garzone di bottega politica, assurto a Palazzo di Città, di evitare di tornare ancora una volta a perdere la faccia?
Caro Pinuccio, amico mio: tu che sei a Viareggio, sai già tutto; io a Santeramo, nulla. Stavo per andare ad ascoltare il monologo celebrativo del quasi già sindaco dopo oltre quattro anni dall’ultimo tenuto in Piazza Garibaldi. Ho dovuto rinunciare perché già all’altezza della cartolibreria di Via Roma, c’era una ressa come quella della festa di S. Erasmo che mi ha impedito di raggiungere Piazza Garibaldi. Sarà tra quattro anni quando D’Ambrosio parlerà seduto ai giardinetti.
Sempre preciso, dettagliato ed esaustivo Pinuccio Lucarelli.
La mia stima e il mio plauso!