COVID: LA MATEMATICA NON E’ UN’OPINIONE

Non vorrei pensare alla manipolazione dei dati che giornalmente vengono ufficializzati.

Il giorno di ieri 8 dicembre, solennità dell’Immacolata, è stato un anticipo di ciò che avverrà fino a 6 gennaio, festa dell’Epifania. E’ stato sufficiente il cambiamento di colore di quasi tutte le Regioni italiane di qualche giorno prima perché tantissimi italiani si sono dimenticati per incanto del triste periodo che stiamo vivendo. La cronaca di oggi è spietata. Sono ripresi a tutto spiano gli assembramenti ovvero proprio quelle forme di socializzazione che sono tremende per la diffusione del virus. Negozi pieni, passeggiate affollate, stazionamento delle truppe davanti ai bar, libertinaggi gratuiti un po’ ovunque. Allora ci si chiede: se si semina vento, cosa si può raccogliere? Tempeste. Ciò che, purtroppo, avverrà all’indomani delle festività natalizie. La matematica non è mai stata un’opinione. Se è stato scientificamente acclarato che il contagio si espande a macchia d’olio con la vicinanza delle persone, non si può non dedurre con estrema facilità che se ne pagheranno le conseguenze. D’altronde, in maniera subdola, si è già mosso il Governo Italiano in questo senso. Ha studiato il meccanismo del rimborso fino a 150 euro per dire agli Italiani di fare compere, girare gli esercizi commerciali, affollare le zone commerciali delle città. Quindi, fare assembramento. Ovvero sturare bottiglie di virus in quantità industriale. Non vorrei pensare, poi, alla manipolazione dei dati che giornalmente vengono ufficializzati. C’è qualcosa che non torna. I contagi miracolosamente calano, i decessi sono sempre alti. E’ così? Qualche dubbio è legittimo. Non è che il numero dei contagiati è manipolabile mentre quello dei decessi non è possibile adattarlo? Tanto a dire e a dare assicurazioni al popolo italiano che si è in fase calante per cui è permesso muoversi con l’inefficace carburante delle raccomandazioni delle quale non se ne può più. Se fosse vera questa interpretazione, sarebbe come aver innescato il meccanismo delle decimazione di massa per dare gloria e potere al dio dell’economia. Nonostante divieti di facciata e coprifuochi notturni, i cenoni si faranno, le feste pure, gli incontri gioiosi e giocosi non mancheranno. E’ Natale per cui, caschi il mondo, si farà Natale nel mentre il Governo continuerà a raccomandare “la pecora al lupo”. Cari amici miei, credo che siamo messi veramente male.

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