COVID: CHI TRA SPERANZA E LOPALCO?

Necessario un ruolo più incisivo dell’On. Nunzio Angiola.

Il guaio per l’Italia è di avere un Ministro della salute, alias Roberto Speranza, pietoso e incapace. Purtroppo, tante scelte importanti in materia di covid, passano dalle sue mani. Secondo la sua interpretazione, elaborata tra le mura del suo Ministero, la Puglia deve rimanere, come è rimasta, in zona arancione.

L’Assessore pugliese alla Sanità, dott. Pier Luigi Lopalco, che opera sul territorio, invece, ha dichiarato: “La convivenza con il virus si può fare solo con queste misure di “stop and go”, fermarsi, far raffreddare la curva, far riprendere il sistema sanitario affinché gli ospedali si svuotino e possano accogliere anche i malati non covid, e poi riaprire».

All’incapace Ministro non ci possiamo arrivare per suonargliele in faccia perché contraddice un amministratore del territorio che, molto meglio di lui, conosce, l’evoluzione esponenziale del contagio.

Facciamo appello, allora all’On. Nunzio Angiola. Il suo gruppo ha recentemente dichiarato di essere contrario ad ulteriori misure restrittive locali, nel mentre il numero ufficiale dei contagiati a Santeramo è di 247 e con una Casa di Riposo – purtroppo – entrata nel mirino del virus.

Chiedo all’Onorevole cosa ne pensa e cosa può e deve fare. Lopalco va difeso e sostenuto da tutti per non perdere credibilità. Che ci sta a fare un Assessore regionale che è impedito a far valere il suo pensiero che, presumo, è il pensiero della stragrande maggioranza dei popolo pugliese?

Se può, riferisse al Ministro Speranza la necessità, per il bene dell’Italia, di avere il coraggio e la consapevolezza di fare altro. All’Onorevole Angiola, invece, chiedo di conoscere il suo pensiero sulla proposta dell’Assessore regionale. Se l’Onorevole la condivide, si mettesse rapidamente all’opera.

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