Qualcuno dica grazie alla Casa di Riposo tutta.
Con ordinanza n. 42 del 17 novembre, il Sindaco Prof. Fabrizio Baldassarre ha disposto “la concessione in comodato d’uso gratuito, temporaneo e limitato per 60 giorni a favore della Cooperativa “Con Noi” (ndr – che ne ha fatto richiesta) della struttura denominato “Centro di prima accoglienza”, adiacente ma separata e distinta dall’immobile adibito a casa di riposo al fine di favorire l’accesso e il pernottamento dei dipendenti della predetta cooperativa operanti all’interno della casa di riposo e RSSA che vogliono così preservare i rispettivi nuclei familiari dal rischio di contagio”.
Finalmente, si può ben dire! Dopo oltre quattro anni dalla sua ultimazione, la struttura che è costata qualcosa come circa 900 mila euro alle tasche dei santermani, vedrà la luce. E per un fine altamente precauzionale. In Italia c’è un gran parlare delle case di riposo che sono state assalite dal contagio. Anche la Magistratura, in alcuni casi, sta indagando. A Santeramo, grazie al cielo e alle decisioni del dott. Giuseppe Colacicco, direttore sanitario della casa di riposo, compiute con lungimiranza professionale e supportate dal Consiglio di Amministrazione e dalla fattiva collaborazione dei dipendenti, sinora e speriamo per sempre, non c’è stato nessun caso di contagio. Per proseguire su questa strada di massima cautela per gli ospiti anziani della Casa di Riposo, la opportuna concessione del cento di prima accoglienza si pone nella direzione giusta e in chiave preventiva, di tenere lontano il virus.
Ora succede, perché siamo in Italia, che le cose belle nella cronaca quotidiana, non trovano mai spazio. Si è portati a soffermarsi sui pettegolezzi, il gossip, la cronaca nera, le polemiche a iosa, ecc. Quando vi è l’obbligo morale di dire grazie a qualcuno, come in questo caso, non ci si accorge, si guarda dall’altra parte.
Domani, 19 novembre – notizia, questa, solo appannaggio degli addetti ai lavori – tornerà a riunirsi il Consiglio Comunale. Straordinariamente bello sarebbe se qualcuno, nel ginepraio di tante parole a volte sprecate, ne riservasse qualcuna per ringraziare la Casa di Riposo tutta per questo risultato sinora perseguito. Sarebbe un atto doveroso e una overdose di incoraggiamento a quanti sono in trincea nella Casa di Riposo per tutelare e salvaguardare la salute dei nostri cari nonni.
Questi risultati non piovono dal cielo ma sono il frutto di sacrifici enormi e di dedizione amorosa per il proprio lavoro che possono essere ben raccontati soltanto da coloro i quali sono in prima linea e non seduti comodamente dietro le scrivanie.
Lo faranno? Boh !?!