Preziosa più dell’oro sarebbe stata oggi più di ieri avere la nostra tv locale.
Tempi duri. Rimanere a casa è un obbligo morale per tutti. “Ama il prossimo tuo come te stesso” è la regola di vita in questi giorni; lo deve essere anche se saranno settimane e mesi, sperando ovviamente di no. Alternativa ad essere agli “arresti domiciliari fiduciari” non ce n’è. L’amore è questo. Non vi è un amore diverso da questo. Ha la stessa valenza dire: se ti vuoi salvare, abbi cura di chi ti sta accanto. Insieme sarà più facile uscire dal dramma di questi momenti. Da soli, non si può fare strada lunga. Allora in questi giorni, sto pensato al grandissimo contributo che avrebbe potuto dare la nostra ex televisione per raccogliere informazioni utili e farle arrivare nelle case degli anziani e degli ammalati, quindi proprio nelle abitazioni delle persone che sono più esposte al temibilissimo virus e che, in stragrande maggioranza, non hanno dimestichezza con la tecnologia. Pensando a questo abisso di necessità negata, voglio gridare forte il mio schifo in faccia a quei miopi amministratori comunali di ieri e di oggi che hanno voluto – chi per ripicche infantili e chi per eleganti sotterfugi – togliere ai miei concittadini l’uso della tv locale il cui servizio oggi sarebbe stato prezioso più dell’oro. Non è polemica ma verità. E la verità, a chi è in difetto, fa male.