CASA DI RIPOSO: PRUDENTE RITORNO ALLA NORMALITA’

Sabato scorso, dopo oltre quindici mesi, ritorno alla celebrazione della santa messa

L’allentamento della morsa della diffusione del contagio anche e soprattutto per la vaccinazione diffusa (pasticcio criminale di Astrazenica a parte) sta favorendo il prudente ritorno alla normalità della Casa di Riposo di Santeramo.

Nella mattinata di sabato 12 giugno, dopo oltre quindici mesi, Padre Angelo Calabrese, amato sacerdote monfortano di Santeramo, è ritornato a celebrare la santa messa dinanzi a tanti cari ospiti a cui è molto mancato questo settimanale appuntamento perché vissuto insieme a numerosi parenti e amici ai quali, giustamente, è ancora interdetto il momento della visita.

Protetto da uno schermo in plexiglass, Padre Angelo ha ripreso questo suo atteso incontro con la celebrazione della santa messa per la gioia, ovviamente, dei nostri cari anziani e del personale della Casa di Riposo che, in maniera encomiabile, in tutto il corso di questi lunghi mesi di chiusura, ha saputo con amore e professionalità svolgere il non facile lavoro di protezione di tutti.

Le sofferte scelte in chiave preventiva del dott. Giuseppe Colacicco, direttore sanitario della struttura, supportate dal Presidente della Cooperativa con Noi e da tutto il personale, sono state premiate da successo per la mancanza di decessi per covid (sino a quest’oggi) e dal contenimento e superamento del contagio tra li ospiti che pur c’è stato e che, in certi giorni dei mesi passati, faceva pensare al peggio.

Sotto questo versante è imparagonabile il confronto con tante altre r.s.a. anche della provincia di Bari, all’interno delle quali, purtroppo, vi è verificata una vera e propria mattanza di anziani, sulla quale sta indagando la Magistratura.

Il fatto che la casa di riposo di Santeramo è stata una “cassaforte” per gli ospiti, non può passare inosservato. Già nel n. 86 del Colle, relativo al bimestre aprile – maggio 2020 – ho avuto modo di sottolineare questo risultato che oggi trova maggiore consolidamento.

Per il dott. Colacicco ho chiesto e ritorno a chiedere un alto riconoscimento pubblico del suo delicato lavoro che sino ad oggi non è arrivato. In mancanza, dall’alto della mia modestia di persona che non ha voce, provvederò a farmi promotore verso le Istituzioni preposte con la speranza, molto remota, di essere ascoltato.

 

 

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One comment

  1. Mi dispiace non per l’inesattezza dell’articolo del Sig. Porfido ma per i due ospiti deceduti per COVID nella nostra RSA . Che confermo anch’io ha gestito alla grande fino ad oggi questa grave emergenza.
    Vito

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