Più di spazzatura ci sembra più appropriato parlare di spazzatari ovvero di pulizia dei soldi dalle nostre tasche anche oltre il dovuto e inversamente proporzionale a quello che si riceve in materia di igiene urbana.
Possiamo essere ripetitivi e petulanti ma la cronaca cittadina di questi giorni ci impone di ritornare sull’argomento Tari. Delle estenuanti code per accedere all’Ufficio Tributi del Comune di Santeramo ce ne siamo già occupati come pure delle insistenti lamentele dei Cittadini ai quali sono pervenute cartelle da capogiro rispetto alla tassa rifiuti degli anni precedenti. Non ci è sfuggito l’accoglienza della gente in piedi nell’androne comunale. Poche sedie peraltro esposte anche al freddo che entra dal portone municipale e al … gelo delle tasche sempre più vuote. Insomma, una situazione sconcertante che persisterà almeno fino alla scadenza del pagamento, fissata per il prossimo 16 marzo. Tutto questo a fronte di un servizio dal segno meno sul quale non si ascolta nemmeno una parola da parte dell’Amministrazione Comunale per migliorarlo. Più di spazzatura, quindi, ci sembra più appropriato parlare di spazzatari ovvero di pulizia dei soldi dalle nostre tasche anche oltre il dovuto e inversamente proporzionale a quello che si riceve in materia di igiene urbana. Nessuno, inoltre, si sta occupando dell’applicazione dell’art. 14 del regolamento Tari che prevede il rimborso per i giorni di mancato servizio. Nemmeno i gruppi consiliari di opposizione sono stati sinora attenti. Scioccante il silenzio delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei pensionati, che con Amministrazioni comunali di diverso colore, si mobilitavano anche quando gli uccellini facevano pipì più del dovuto. Ciò che fa rumore, invece, è la costituzione di un comitato cittadino di protesta che ha già ufficialmente presentato al Comune una petizione di oltre 500 firme per la modifica della delibera consiliare delle aliquote della Tari. La raccolta firme continua in forma cartacea e anche online attraverso la piattaforma “firmiamo.it”. Una cosa che manca è rendere continuamente noti i nomi dei sei consiglieri comunali di centro sinistra che, insieme al Sindaco D’Ambrosio, nella seduta consiliare del 20 ottobre 2014 hanno stabilito senza tanto pensare le aliquote della tassa rifiuti perché le lamentele non devono essere generiche e qualunquiste ma rivolte con modi civili agli irresponsabili di questo caos. Noi facciamo la nostra parte. Per chi non li ricordasse, ecco i loro nomi: Conversa Domenico, Fraccalvieri Filippo, Labarile Luigi, Putignano Marcello, Sampaolo Fabio e Stasolla Vito.