Il caro amico Luigi Labarile, consigliere comunale con la carica di capogruppo del PD, si è autosospeso dal partito e dalla maggioranza e si è collocato nella carrozza del gruppo misto.
Cameriere?!? Il conto!!! E’ la classica conclusione del pranzo o della cena mentre ci si appresta a rimettersi la giacca per andar via. Sembra così anche la conclusione della seduta consiliare di sabato 29 dicembre. Cosa è successo, infatti? Il caro amico Luigi Labarile, consigliere comunale con la carica di capogruppo del PD, si è autosospeso dal partito e dalla maggioranza e si è collocato nella carrozza del gruppo misto dove erano già accomodati i consiglieri Antonio Bosco, Filippo Fraccalvieri e Vito Stasolla. Ancora una volta assente Gabriele Cecca. Presenti, invece, Marcello Putignano e Pietro Girardi perché accontentati dalla nomina dei rispettivi Assessori Lorenzo Perniola e Tina Cacciapaglia. Su tutti e su tutto, lo spettro dell’Innominato di manzoniana memoria, ovvero del terzo Vice Sindaco di questa legislatura. Il resto non ha valore. Sono come le briciole cadute dalla tavola in attesa che il cameriere serve il conto da pagare. Ciò premesso, siamo stati facili profeti quando nella news del 28 novembre, annunciando la notizia del Consiglio Comunale, abbiamo scritto “Domani di vedrà. Non sono da escludersi ulteriori colpi di scena”. Se prima si poteva ancora parlare di verifica, anche se nessuno ci credeva, dopo il Consiglio di sabato, anche i bambini della scuola primaria sanno che ormai è una crisi politica senza fondo. Lo sa anche l’amico Peppino Porfido, segretario del PD nonostante abbia tentato, con il suo unico comunicato stampa, di far apparire oro ciò che invece era ed è puro ferro arrugginito. Sulla carta, se i consiglieri Bosco e Cecca, facendo tesoro della coerenza di Luigi Labarile, facessero la stessa cosa, il Sindaco non avrebbe più la maggioranza anche sotto il profilo algebrico. A questo punto, il primo cittadino chiamerebbe il cameriere per il conto, si rimetterebbe la giacca e andrebbe via. A meno che, prima del conto, non sopraggiungono altri avventori da strade diverse, pronti e disponibili ad accettare l’invito di accomodarsi a tavola.