AVV. CONVERSA, HAI MENTITO O NON LO SAPEVI?

La gara della pubblica illuminazione non è stata mai revocata, ma aggiudicata. Le due imprese partecipanti hanno però rinunciato.

 

Per rispetto dei nostri cari lettori e per mia caratteristica umana e professionale provo sempre a non lasciare mai le cose in sospeso o nel dubbio. Per una semplice ragione: mi sforzo sempre a raccontare la verità delle cose che scrivo. E la verità non può essere lasciata nel limbo. Vi ricordate la news “Due gare pubbliche avvolte nel mistero”, pubblicata il giorno 11 settembre scorso? Se qualcuno ha letto anche i commenti, ricorderà che l’Avv. Domenico Conversa, alle ore 14:52 dello stesso giorno, postò il seguente commento sulla gara della pubblica illuminazione (l’altra riguardava la mensa scolastica): “La gara sulla pubblica illuminazione è stata revocata un po’ di tempo fa”. Quando una affermazione così netta e chiara viene fatta da un consigliere comunale, non resta che mettersi sugli attenti. Per avere conferma della revoca, chiesi all’Avv. Conversa i riferimenti del relativo atto. Il suo prolungato silenzio mi è sembrato, però, molto strano. E, guarda caso, non mi sono sbagliato. E’ stato sufficiente leggere la determinazione n. 166 del giorno 11 maggio 2015 a firma del dott. Giuseppe Merra, dirigente dell’Ufficio Tecnico per avere conferma del mio dubbio. Nella parte narrativa di questa determinazione viene raccontata la storia della gara da otto milioni e cinquecentomila euro oltre Iva. Si staccò dai blocchi di partenza il 7 settembre 2010 con l’Amministrazione Lillo, attraversò la corsia della gestione commissariale del dott. Marani e tagliò il traguardo con l’aggiudicazione dell’appalto della durata ventennale con determinazione dirigenziale n. 452 del 17 dicembre 2013 dell’Amministrazione Comunale in carica.

 

Con il ribasso percentuale del 7,510% sull’importo annuo a base d’asta di € 417.500, la gara è stata aggiudicata alla R.T.I. tra Enel Sole srl e Tragni Giuseppe. Per successivi motivi di convenienza economica e di mercato, però, questo raggruppamento temporaneo d’impresa ha ufficialmente rinunciato all’appalto come pure la seconda e ultima impresa che ha partecipato alla gara ovvero la R.T.I. con capogruppo Cofely Italia S.p.A. “Non essendoci altri operatori economici nella graduatoria di questo appalto, si legge nella determinazione n. 166, si procederà all’affidamento del servizio della pubblica illuminazione mediante una nuova procedura ad evidenza pubblica, da indirsi con successivo provvedimento amministrativo”. Questa, cari lettori, è la verità documentata della gara. Altro che revoca, come ha dichiarato l’Avv. Conversa, ma rinuncia spontanea da parte delle due sole imprese partecipanti! Revoca e rinuncia, come ben si sa, sono due termini dal significato completamente diverso. Strano, allora che Conversa abbia fatto quella affermazione. Immagino che per farsi credere, era pronto a bruciarsi il braccio come Muzio Scevola.

 

Due possono essere le ipotesi di questo clamoroso bluff: o l’Avvocato Conversa ha mentito oppure non sapeva. Nell’uno e nell’altro caso, è comunque un grave atto da stigmatizzare. Se ha mentito, povero Avvocato. La menzogna dura un istante; la verità, una vita intera. Se non sapeva, molto peggio. Un qualsiasi consigliere comunale, soprattutto se di maggioranza, deve rendersi conto degli atti amministrativi più significativi. In questo caso, c’è l’aggravante per l’Avv. Conversa per aver chiesto in Consiglio Comunale la revoca in auto tutela di questa gara che la sua Amministrazione non ha affatto considerato. La sua voce è rimasta inascoltata come avviene per tutte le voci degli altri suoi nove colleghi di maggioranza quando queste divergono dal “qui comando io”. Sono voci, quindi, che valgono come il due di coppe quando la briscola è a denari. Il loro ruolo in Consiglio Comunale è quello di alzare la mano e tacere. Se qualcuno parla, è solo per sterile difesa d’ufficio. Peccato per loro e, in particolare, per tutta la cittadinanza. Il Consiglio Comunale ha bisogno della presenza di capitani coraggiosi per ben amministrare una città che è ormai alla deriva. Chi beve acqua a nostre spese per non essere ascoltato o per non parlare affatto, vada a casa.

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2 comments

  1. SCONCERTANTE!!! Questi signori MENTONO SAPENDO DI MENTIRE..!!! VERGOGNOSO!!!
    Bravo Franco.

  2. Domenico Conversa

    C’è stata la revoca dell’aggiudicazione definitiva. E’ un dato di fatto ed è tutto pubblico. In ogni caso la gara pubblica sulla pubblica illuminazione non è più in essere e non si comprende la contestazione mossa nei miei riguardi. Sulla sua pretestuosità l’articolo parla da solo, non è necessario alcun altro commento. Poi mi inchino rispetto alla preparazione giuridica dell’autore l’articolo, veramente commosso!!

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