Ci può dimostrare quale posizione ha assunto quando sono stati tagliati i pini della Casa di Riposo?
Del tutto casualmente sono nuovamente a “prendermela” con l’amico Avv. Domenico Conversa. Lo faccio senza spirito polemico ma solo perché da lui e da tutti i pubblici amministratori si pretende coerenza. Sempre. Anche quando la verità è scomoda. Premetto che l’Avv. Conversa è lo stesso consigliere comunale che alcuni mesi fa pizzicai in “flagranza” sul nuovo appalto della pubblica illuminazione. Lui parlava di revoca da parte dell’Amministrazione Comunale; chi scrive – dopo essersi documentato – per rinuncia della prima impresa che si aggiudicò la gara di appalto e anche dell’impresa che arrivò seconda. Non si poteva andare avanti perché due furono le imprese che parteciparono a questa pubblica gara. Revoca e rinuncia sono due cose diverse. Lo sanno anche i bimbi e le bimbe della scuola dell’infanzia.
Questa volta, il mio caro amico Domenico se n’è andato virtualmente in Emilia Romagna condividendo il giorno 25 marzo u.s., l’album di sestopotere.com dal titolo “Entra nel vivo l’assassinio degli alberi di San Lorenzo”. Su questa storia, così abbiamo testualmente letto: “(Sesto Potere) – Forlì – 25 marzo 2016 – Ha preso il via giovedì ed è proseguito nella giornata di venerdì, l’abbattimento della prima parte degli alberi compresi nel tratto che va dal ponte di ingresso a San Lorenzo in Noceto fino a via Bachelet secondo i piani del cosiddetto progetto di “riqualificazione” dell’abitato di San Lorenzo in Noceto (ndr. è una frazione del Comune di Forlì, guidato da un sindaco del PD), che prevede l’abbattimento di più di 80 platani disposti lungo la carreggiata stradale, un’alberata che interessa ben quattro diversi Comuni attraversati dalla S.P. 3 “del Rabbi”. Si tratta di un macroscopico danno ambientale come pure è stato denunciato da una nota dei Comitati “Giù le mani dagli alberi di Forlì” e “Platani di San Lorenzo”.
L’Avv. Conversa ha davvero fatto bene a condividere questa denuncia perché attesta pubblicamente la sua sensibilità politica contro danni ambientali di questo genere. Però…Alcuni mesi fa furono tagliati dal suo sindaco una trentina di pini nello spazio che circonda la Casa di Riposo per far posto alla costruzione di un bene pubblico.
Ci può dimostrare l’amico Conversa, quale posizione ha assunto a questo proposito? Non credo che i platani romagnoli non si possono decapitare ed i pini di Santeramo, invece, si potevano ghigliottinare. Se, eventualmente, il consigliere Conversa dovesse giustificarsi, ci esibisse per cortesia anche l’autorizzazione che permise lo scempio dei nostri cari pini.
La stessa richiesta la rivolsi alcuni mesi fa anche a Legambiente senza avere riposta. Purtroppo.