Da CoR, Nuovo Centro Destra, Prima di tutto Santeramo e InnoViamo, riceviamo.
“Martedì 24 maggio, il Sindaco e la sua maggioranza di centrosinistra hanno approvato, senza proferire parola, il bilancio di previsione per il 2016. Hanno taciuto tutti, primo perché non avevano nulla da dire sul principale atto politico di un’amministrazione, e poi perché irresponsabilmente coscienti di due cose:
- E’ un bilancio di tasse: hanno aumentato notevolmente le tariffe della tassa sulla nettezza urbana; non hanno ridotto la Tasi e l’Imu che paghiamo al massimo, ovvero al 10,80 per mille; l’addizionale sull’Irpef rimane all’8 per mille, ovvero al massimo tassabile; altre imposte locali sono state riviste, ovviamente in aumento.
- E’ un bilancio sbiadito, come sbiadita è stata in questi 4 anni l’amministrazione D’Ambrosio, dove non vi sono obiettivi di sviluppo per una città, come la nostra, dove la crisi economica continua a gravare sulle famiglie e sulle imprese.
Eppure questi amministratori vessatori, Sindaco in primis, avevano l’obbligo di redigere il Documento Unico di Programmazione (DUP), nel quale dovevano essere ben chiare le missioni, ovvero gli obiettivi strategici, che si vogliono perseguire. Hanno presentato il documento solo perché obbligati, ma privo di idee e proposte per migliorare la nostra città nel suo complesso.
Se si confrontasse questo bilancio con quelli precedenti di questa amministrazione, ci si renderebbe conto che, a parte l’aumento delle tasse, è un semplice copia e incolla; un bilancio diverso rispetto alle “barzellette” che il Sindaco ci racconta quotidianamente. Un bilancio, quindi, privo di una qualsiasi visione di crescita della città, da una parte, e spendaccione dall’altro, in vista delle elezioni del prossimo anno.
Se così non fosse, la maggioranza di centrosinistra, straordinariamente compatta nella spartizione del potere, avrebbe accolto alcune ragionevoli proposte dei consiglieri di opposizione per ridurre le tasse e migliorare i servizi ai cittadini.
Il loro tempo finalmente sta per finire”.