AMMINISTRATIVE: CENTRO SINISTRA IN ALTO MARE

Michele Cardascia o primarie? Questo è l’amletico problema!

Da un giorno all’altro il Governo Nazionale deciderà la data delle prossime elezioni amministrative che presumibilmente saranno collegate ai cinque referendum sulla Giustizia. In tempi di normalità politica come era un tempo, la griglia dei candidati alla carica di sindaco era già sostanzialmente pronta salvo ad aggiungersi il candidato inventato dell’ultima ora. Non così nel 2022. Anzi, mai così come questa volta. In campo ad oggi solo la candidata del centro destra nella persona dell’avv. Michele Nocco che avrebbe dovuto dare un’accelerata alle altre forze politiche di presto scegliere soprattutto da parte del centro sinistra. Si apprende, invece, che per questo schieramento tutto è ancora in alto mare nonostante sia partito in anticipo annunciando a dicembre 2021 che entro il mese di febbraio si sarebbero svolte le primarie. Non fu specificato di quale anno. Nel frattempo, dopo la firma di un documento di alleanza politica, sottoscritto da PD, SI e DES, si sono aggregati i Popolari per la Puglia, Italia Viva e Azione. Se non viene calato l’asso, tutte le partite restano aperte. Si possono sottoscrivere mille documenti e spalancare le porte ad altre aggregazioni politiche, ma se non si sceglie il candidato sindaco, tutto rimane in bilico. Un nome nel centro sinistra, quello dell’amico Michele Cardascia, sembra abbia ricevuto la condivisione di Sinistra Italiana della quale Cardascia è la punta di diamante, DES, Italia Viva e Popolari per la Puglia. Resiste il PD sul nome di Gianni Sportelli mentre Azione tentenna e divaga forse più pensando alle politiche del 2023 che alle amministrative del 2022. Non escluse del tutto le primarie, sostenute dal PD, forse per provare a resistere alla candidatura di Cardascia, con alle spalle una notevole esperienza politica ed amministrativa.  E’ logico pensare che se il centro sinistra sceglierà la strada delle primarie, si potrebbe creare già uno strappo politico fin dall’inizio ove Cardascia, scelto dalla maggioranza delle colazione di centro sinistra, fosse sostituito dal cilindro magico delle primarie. Quindi, in sintesi, quando mancherebbero qualcosa come ottanta giorni circa alla competizione, il centro sinistra è al bivio: Cardascia o primarie? Questo è l’amletico problema! Quando non si sa cosa scegliere, come è sempre avvenuto in situazioni del genere sia nel centro sinistra come nel centro destra, tutto viene posto nelle mani degli organi regionali e/o provinciali i quali, lontani dalla realtà territoriali, solitamente scelgono con il Manuale Cencelli. Esempio: se a Santeramo viene candidato un rappresentante di Sinistra Italiana, da qualche altra parte deve essere candidato un rappresentante di altra forza politica, senza tener conto della qualità, delle valutazioni e delle convenienze politiche locali. Staremo a vedere. Certo è – e vale per tutti – che nessuno avrà tempo sufficiente per stilare un programma serio, vero e realizzabile per il bene della comunità santermana.

 

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One comment

  1. Non è solo una questione di tempo ormai insufficiente per stilare un programma credibile.
    La situazione è ben più grave.
    I cittadini hanno bisogno di proposte immediate per la soluzione dei vari problemi.

    A due mesi e mezzo dalle elezioni i partiti del centrosinistra hanno già deciso se c’é un nome condiviso o no.
    Devono finirla con le barzellette delle primarie che non si faranno (Sportelli) o degli ultimatum che non si rispettano (Cardascia).
    Ci stanno solo prendendo in giro.
    Devono darci il nome o i nomi subito.

    Il prezzo di questo ritardo lo paghiamo noi cittadini.
    Primo, non possiamo avvicinarci ai singoli partiti perché i partiti sono chiusi nelle loro stanze invece di essere tra la gente.
    Secondo, non parliamo di problemi e possibili soluzioni ma solo di ambizioni personali.
    Terzo, non assistiamo a un confronto sui contenuti tra il candidato o i vari candidati di centrosinistra e quello già individuato di centrodestra.

    Questo comportamento del centrosinistra è davvero deprimente.
    È il frutto di strategie nell’interesse di pochi ma a danno di tutti.

    Secondo me, se non ci danno il nome entro venerdì 18 marzo hanno già perso le elezioni.

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