Per il tentanto omicidio di Mario D’Ambrosio 3 arresti dei carabibieri. Recuperata l’arma del delitto un revolver 357 magnum.
I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari a carico di 3 esponenti del clan emergente facente capo al 32enne Pietro Antonio NUZZI, anch’egli arrestato unitamente al 21enne Francesco ZAZZARA ed al 19enne albanese Eduart MIHASI. Per tutti l’accusa è di tentato omicidio nei confronti di Mario DAMBROSIO, 43anni, fratello del più noto Bartolomeo, detto Bartolo, ucciso in un tremendo agguato nel settembre del 2010.
Era il 31 luglio scorso, quando in via San Luca ad Altamura, furono esplosi diversi colpi di pistola all’indirizzo di Mario DAMBROSIO, che per un miracolo sopravvisse rifugiandosi, gravemente ferito, in un bar adiacente.
Agli arrestati viene contestata anche l’aggravante di aver usato metodi e finalità mafiose, con l’accusa ulteriore di aver agito per ottenere l’eliminazione fisica di presunti appartenenti a gruppi criminali e garantirsi il predominio sulle attività delittuose.
Inoltre, i tre dovranno rispondere anche di detenzione e porto di arma clandestina, assieme al fratello di NUZZI, arrestato il 9 gennaio scorso sempre dai Carabinieri del Reparto Operativo, poiché trovato in possesso di numerose armi (tre pistole, un fucile a canne mozze, munizioni, droga e materiale esplodente), tra cui il revolver ZASTAVA cal. 357 magnum, che apposita perizia, disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese, ha individuato come l’arma usata per commettere il tentato omicidio.
I tre arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Bari.