ALTAMURA E RUVO DI PUGLIA: CACCIA CON MEZZI NON CONSENTITI AI MARGINI DEL PARCONAZIONALE DELL’ALTA MURGIA

Controlli dei Carabinieri Forestali su tutto il territorio murgiano. Denunciato ad Altamura un
soggetto e sequestrati fucile, munizioni e richiamo acustico. Scoperta a Ruvo una gabbia abusiva
utilizzata per caccia di frodo al cinghiale.
Si susseguono le attività dei Carabinieri Forestali su tutto il territorio murgiano poste in essere dalle
Stazioni Parco dipendenti del Reparto Alta Murgia coordinate dal Magg. Giuliano Palomba e
finalizzate a tutelare il prezioso patrimonio faunistico.
Nell’ambito di tali attività, la Stazione Carabinieri Parco di Altamura ha portato a termine un
accertamento in località “Parisi” in agro di Altamura, dove a seguito di monitoraggi e perlustrazioni
erano stati percepiti anomali e ripetuti versi di avifauna. I successivi sopralluoghi hanno permesso
di individuare un richiamo acustico elettromagnetico in funzione, che riproduceva e diffondeva il
verso dei tordi occultato su di un albero. Lo stesso era in utilizzo di un cacciatore che, in chiaro
esercizio venatorio, si poteva così avvantaggiare dei versi emanati dal richiamo incrementando gli
abbattimenti di selvaggina. Tali mezzi utilizzati per attirare l’avifauna, non sono consentiti dalla
legge configurando uno specifico illecito di natura penale. Attesa la flagranza, i militari dopo aver
identificato il soggetto, hanno posto sotto sequestro l’arma, le munizioni in suo possesso, nonché il
richiamo elettromagnetico illecitamente utilizzato. L’uomo di 78 anni residente ad Altamura, è
stato deferito alla Magistratura di Bari e dovrà ora rispondere del reato di esercizio venatorio con
mezzi non consentiti.
Altra attività è stata condotta dai militari della Stazione Parco di Ruvo di Puglia i quali sono
intervenuti in località “Pedale” in agro di Corato ove è stata scoperta, ben mimetizzata tra la
vegetazione boschiva, una gabbia in ferro, non autorizzata, avente dimensioni di 2 metri per 2
utilizzata per intrappolare fauna di grosse dimensioni, fra tutti i cinghiali chiaramente installata da
ignoti per prelievi venatori illegali.
Accertata la natura abusiva dell’opera, la gabbia è stata tempestivamente rimossa

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