50 ANNI DI REGIONE CON MARIA COLAMONACO “LA POLITICA AL FEMMINILE IN PUGLIA”

Appunti di vita, testimonianze dell’impegno sindacale e politico, il ritratto di una donna forte, capace, intelligente, Maria Colamonaco, prima ed unica eletta nel primo Consiglio regionale, nel 1970. La sua attività risulta esemplare nel Cinquantenario della Regione Puglia ed è stata celebrata come merita, con la presentazione, nella nuova sede dell’Assemblea, del libro “Maria Colamonaco. La politica al femminile in Puglia”, edito da LAB Edizioni, a cura di un’Associazione tutta al femminile della sua Santeramo, l’AIDE (Associazione indipendente donne europee).
“Ricordare Maria è ripercorrere la mia storia politica e sindacale”, ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo. “Insieme, abbiamo vissuto battaglie coraggiose, per la pace, l’emancipazione femminile, il collocamento agricolo, la parità salariale e combattuto lotte bracciantili durissime, quando strappare un aumento voleva dire migliorare di molto la vita di chi lavorava la terra”.
Agiva in un contesto storico e sociale tutto in salita per una donna, erano tempi difficili ma estremamente formativi. Si cresceva sul campo, mettendo alla prova le capacità e Maria è riuscita a mostrare le proprie, nel Paese più povero della provincia barese, dopo Minervino, non a caso un altro centro murgiano. Lo ha messo in risalto la giornalista e neo presidente regionale dell’AIDE, Anna Larato, che ha moderato gli interventi, dai quali sono emersi “a tutto tondo i valori di Maria, che lasciato il suo segno sulle tante leggi che hanno accompagnato la lotta di emancipazione delle donne: per la dignità, l’uguaglianza, le pari opportunità nel lavoro, nella famiglia, nella società”.
Figura appassionata di donna in politica, è stata anche consigliere comunale, nel 1954 e dopo l’esperienza regionale, mettendo al servizio di tutti le qualità che la distinguevano, indicate dal sindaco di Santeramo Fabrizio Baldassarre: “coraggio, cuore, coerenza”. E non le ha offerte solo nel contesto locale, ma “della Puglia e dell’intero Sud Italia – ha aggiunto Antonio Ferrante, direttore di LAB Edizioni – perché sempre protagonista, come lavoratrice, sindacalista e a lungo unica donna in politica”.
Unica non solo nella prima legislatura regionale, anche nella seconda, fino al 1980, “forte del suo elettorato femminile: entrava nel cuore delle donne”, ha ricordato Rosanna Lella della sezione cultura dell’AIDE, che ha curato il volume con Anna Larato. Era facile vedere Maria sola donna sul palco anche nei comizi, davanti a grandi piazze gremite. Aveva studiato solo fino alla quinta elementare ed aveva conosciuto a lungo il lavoro nei campi, ancora più ingrato per le donne, malpagato, esercitato in condizioni disumane.
Militante instancabile per la difesa dei diritti e contro il caporalato, “prima che politica è stata sindacalista”, ha osservato Giovanni Forte, segretario Spi Cgil Puglia. Da giovane lavoratrice guidava le lotte delle raccoglitrici di olive e delle braccianti, “poi è stata tenace protagonista del sindacato dei pensionati”.
L’on. Nunzio Angiola, a sua volta sostenitore della pubblicazione, ha illustrato i contenuti che offrono testimonianze dell’impegno politico, delle lotte, dell’abnegazione e dell’attaccamento al territorio. Il nipote Giuseppe Garofalo ha messo in luce il “ruolo importantissimo” per la famiglia, alla quale si dedicava con affetto, ribadendo anche “in casa” il primato dei valori umani e sociali autentici e dei principi etici di equità e solidarietà.
Nata a Santeramo in Colle il 30 gennaio 1927 e deceduta a Bari, il 7 agosto 2017, è stata una delle prime pugliesi a rivestire ruoli di responsabilità politica, nella Federazione barese del PCI e in seguito nel Sindacato dei Pensionati Cgil, di cui è stata segretario generale. Il volume biografico è corredato da numerose foto in bianconero e a colori, un documento prezioso per rileggere la storia locale e del Mezzogiorno, scritta e vissuta al femminile. Maria Colamonaco è “raccontata” dalle tante testimonianze di quanti l’hanno conosciuta e dagli atti consiliari tratti dagli archivi regionali. Per questo, hanno ribadito le curatrici Larato e Lella, “nella consapevolezza che perdere la memoria, sia a livello personale che di comunità, significa perdere l’anima, l’AIDE ha voluto valorizzare questa grande donna del nostro territorio e della nostra storia, in un testo che ricorda la nascita della democrazia paritaria, argomento tuttora imprescindibile e non certo esaurito”. Il volume sarà disponibile a breve anche in libreria.

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One comment

  1. Le donne che AIDE non fara mai dimenticare. Passione coraggio lealtà.

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