UNA SBERLA SENZA PRECEDENTI

Sul PUG il Sindaco D’Ambrosio ha portato a casa la sconfitta politica più scottante dalla sua elezione. Ben cinque consiglieri di quella che una volta era la maggioranza di centro sinistra hanno votato contro.

 

Non trova precedenti nella storia amministrativa del nostro Comune quello che si è verificato nel Consiglio Comunale di ieri sera. L’ordine del giorno, dopo la rituale approvazione dei verbali della seduta precedente, contemplava l’adozione del Piano Urbanistico Generale. Dopo ampia discussione e tra un tira e un molla, il Sindaco D’Ambrosio ha portato a casa la sconfitta politica più scottante dalla sua elezione. Ben cinque consiglieri di quella che una volta era la sua maggioranza di centro sinistra hanno unito i loro voti contrari all’adozione del PUG a quelli della compatta opposizione che, in questa seduta, si è presentata con tutti e sei i consiglieri. Se la matematica non è un’opinione, quindi, ben 11 consiglieri hanno bocciato il PUG che è arrivato in aula a “freddo” ovvero senza aver coinvolto preliminarmente la Cittadinanza e le categorie professionali e dopo che la Commissione consiliare competente aveva espresso giudizio negativo. Una sberla senza precedenti!  Il PUG, quindi, è stato davvero l’abbreviazione di PUGilato come abbiamo scritto in una precedente news. Se il voto contrario dei consiglieri di opposizione era scontato (ma non tanto), quello dei cinque di maggioranza è stato dirompente. Gigino Labarile ha fatto scuola. La sua coerenza politica ha contagiato Gabriele Cecca (questa volta presente), Filippo Fraccalvieri del Gruppo Misto, Domenico Conversa e Piero Girardi, i quali senza timore reverenziale verso nessuno e con alto senso di responsabilità nei confronti della Cittadinanza, hanno spiattellato il loro voto contrario, immaginiamo, con spirito di liberazione dalla cappa asfittica di una gestione amministrativa totalitaria. Per il loro comportamento timoroso e silenzioso, forse non sbagliamo ad affermare che alcuni tra i cinque consiglieri che hanno votato a favore, è prevalsa ancora una volta l’ipocrisia, una malattia che in politica non porta lontano e che prima o poi si paga a caro prezzo perché sottovaluta l’intelligenza dei Cittadini. Dopo questo KO, si attendono le conseguenze politiche. Saranno capaci i nostri eroi ad essere all’altezza della situazione?

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