NOTA STAMPASINISTRA RIFORMISTA PER SANTERAMO E DEMOCRATICI E SERENO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Lunedì 5 agosto, nella seduta del Consiglio Comunale, Iil Consigliere Michele Cardascia, del gruppo consiliare di Sinistra Riformista per Santeramo e la Consigliera Maria Antonietta Panzarea, hanno presentato delle interpellanze su due importanti temi per la città: la riqualificazione dell’ex Campo Mele e la situazione di abbandono del Cimitero Comunale.
Per quanto riguarda l’ex Campo Mele, grazie alla nostra interpellanza, in cui abbiamo evidenziato la mancanza di un impianto di irrigazione automatico, l’Amministrazione Comunale ha comunicato che intende procedere ad una variante che introdurrà un sistema di irrigazione “a goccia” per gli alberi presenti nel parco. Restano dubbi, tuttavia, sulla funzionalità di questo tipo di impianto, oltre che sulla capacità della vasca di accumulo d’acqua piovana, di soli 30 metri cubi, per mantenere in efficienza un parco pubblico di tale portata.
Con enorme dispiacere, invece, abbiamo preso atto che lo Skatepark, previsto nel progetto iniziale, non sarà realizzato per mancanza di fondi. Spazio che avrebbe potuto svolgere anche un’importante funzione economico e ambientale, recuperando l’acqua piovana per l’irrigazione del verde. Alcune domande sorgono spontanee: perché l’Amministrazione Casone non ha mantenuto questo innovativo servizio per i tanti giovani di Santeramo e non ha scelto di sacrificare altro al posto di quest’area?
Cosa diventerà, nello specifico, quell’area che, attualmente, non è oggetto di intervento? Sarà prevista una pavimentazione tale da renderla un’area polifunzionale dal momento che, senza un sistema di irrigazione idoneo, non sarebbe possibile né funzionale realizzare un’altra zona verde? L’Amministrazione dice che queste mancanze non sono dipese dalla propria volontà, bensì da quella della Città metropolitana, che ha svolto le procedure di gara d’appalto, ma in realtà la scelta delle lavorazioni da non realizzare è stata effettuata dall’Amministrazione Casone con l’approvazione del progetto esecutivo, poi messo a gara dalla Città Metropolitana.
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