SERVIZIO DI IGIENE URBANA. RIUNIONE DELLA CONSULTA PER L’AMBIENTE

 Quali sono le cause di una raccolta differenziata dei rifiuti urbani che funziona malissimo e di un servizio di igiene urbana che evidentemente non soddisfa la cittadinanza.

Il presidente della consulta comunale per l’ambiente avv. Maria Anna Labarile ci ha fatto tenere un report sull’ultima riunione che di seguito riportiamo.

La Consulta per l’ambiente nella riunione di martedì 6 ottobre ha provato ad esaminarle, in un confronto con l’amministrazione comunale e con la società Tra.de.co. che gestisce il servizio.

Ovviamente questo è un tema complesso, e dal confronto non è detto che emergano tutti gli elementi per trovare insieme delle soluzioni immediate e definitive. Ma proviamo a fare un resoconto.

L’attuale servizio di igiene urbana sconta una serie di criticità legate ad un contratto obsoleto, prorogato in modo atipico fino alla prossima gestione (che dovrebbe partire tra pochi mesi). Obsoleto a tal punto da non prevedere ad esempio la sostituzione dei cassonetti ormai in larga parte malridotti o l’inserimento di nuovi, laddove mancanti. Per cui, dobbiamo fare al momento con quello che c’è!

Inoltre, l’emergenza regionale sul fronte discariche (che man mano chiudono) si riversa su molti comuni pugliesi che si trovano costretti a conferire i rifiuti nei pochi siti ancora disponibili, con conseguenti disagi legati all’allungamento dei tempi d’attesa per l’ingresso dei compattatori al recapito finale (diverse ore): in cascata – ci dicono –  tali lentezze hanno comportato un dirottamento dei dipendenti della Tra.de.co. (anche su di loro incide l’obsolescenza del contratto) verso quelle operazioni di conferimento, lasciando in parte scoperto lo spazzamento delle strade. A tal proposito il gestore ha garantito che ora, superata – pare – l’emergenza, il servizio di pulizia delle strade, erbacce comprese, riprenderà con più vigore e rigore.

Si è appreso inoltre che, nell’ultimo periodo, alcuni inadempimenti hanno portato comunque all’applicazione di alcune sanzioni da parte del Comune nei confronti del gestore Tra.de.co.

E ancora, altre criticità derivano da una più volte richiamata mancanza di controlli efficaci – da parte dell’amministrazione comunale – che portino all’applicazione delle dovute sanzioni in tutti quei casi in cui le regole sul corretto conferimento (e non solo) non vengano rispettate. Tali inadempimenti purtroppo incidono su tutto il ciclo di gestione dei rifiuti, rendono più difficoltose le operazioni di raccolta e compromettono la quantità e qualità dei rifiuti differenziati. Per intenderci, comportamenti scorretti di alcuni rendono vani comportamenti virtuosi di altri. Forse, se fossero applicate le dovute e giuste sanzioni nei confronti di chi non rispetta orari e modalità di conferimento o di chi abbandona i rifiuti,  tali comportamenti  si ridurrebbero. Questo, ad esempio, avviene in quelle realtà virtuose e pulite che destano in noi tanta ammirazione. Appureremo meglio tale mancanza attraverso la richiesta di un report sulle sanzioni ambientali sinora applicate.

Inoltre, sul piano dell’informazione e sensibilizzazione, che si ritiene indispensabile affinché tutti conoscano un po’ meglio come e perché va fatta la raccolta differenziata, la Consulta ha evidenziato come anche nel più recente passato non vi sia stato alcun contributo economico da parte dell’amministrazione, né alcun apporto effettivo e concreto da parte del soggetto gestore: su questo punto non abbiamo avuto risposte.

Ma d’altronde  negli ultimi tempi nulla è stato fatto nella e per la gestione del servizio al fine di incrementare la raccolta differenziata – anche della frazione organica – che anzi è andata peggiorando con risultati sempre più scoraggianti e costi sempre più alti per tutti, legati all’ecotassa (pagheremo l’aliquota più alta) e ai costi di smaltimento in discarica.

Sarebbe comunque interessante vedere più da vicino il percorso dei rifiuti differenziati. Una volta buttati nei cassonetti che fine fanno? A tal proposito l’invito fatto dal gestore a visitare l’impianto di selezione di rifiuti di carta e plastica sito ad Altamura può essere l’occasione per capire qualcosa in più sull’ultima fase del ciclo della differenziata.

Ma vorremmo che si facesse ancora di più, vorremmo poter seguire l’intero ciclo della differenziata e vedere più pulizia e più controlli efficaci. E, magari, anche la riapertura dell’Ufficio Ambiente.

 

Ci siamo dati appuntamento tra un mese, col gestore e con l’amministrazione comunale per valutare se effettivamente sia stata superata l’emergenza. Nel frattempo avvieremo diverse iniziative di informazione e sensibilizzazione, anche con il coinvolgimento delle scuole.

La Consulta ha inoltre rinnovato le proprie proposte, tra cui: un incremento del servizio dell’isola ecologica con riconoscimento del previsto incentivo (ci hanno garantito che hanno finalmente risolto il problema tecnico che aveva bloccato per diverso tempo il sistema di attribuzione dei buoni maturati con le tessere punti); l’utilizzo di quelle compostiere domestiche detenute dal Comune; la costituzione di un corpo di guardie ecologiche volontarie; etc.

Ci auguriamo che alla prossima riunione i rappresentanti dell’amministrazione ci siano tutti, a cominciare dal sindaco (questa riunione era stata rinviata di una settimana proprio per consentire la sua presenza), e che si chiarisca una volta per tutte quale posto occupa la tematica ambientale (tutela e valorizzazione) nelle politiche del governo della città: a che serve la Consulta se, a discapito del suo Regolamento, non viene interpellata sulle questioni di sua pertinenza, in modo che possa svolgere appieno la sua funzione consultiva e propositiva? E’ possibile che si debba sempre rincorrere, apprendendo dall’albo pretorio di decisioni già prese? Crediamo che quest’organo rappresentativo di associazioni, scuole e tecnici (e quindi della cittadinanza!) possa dare un concreto contributo sulle questioni ambientali, sia sul metodo di lavoro che sulla definizione di buone pratiche e soluzioni corrette.

Il verbale della riunione del 6 ottobre sarà disponibile tra pochi giorni sul sito del comune di Santeramo, cliccando sulla sezione “Consulta per l’ambiente”.

 

La Consulta Comunale per l’ambiente

 

 

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2 comments

  1. giuseppe molinari

    quando questi organi si riuniscono di solito partoriscono un topolino, in questo caso neanche questo hanno fatto. la cosa facile e puntare i cittadini e multare, invece fare le cose legali è più complicato quindi nulla.

    • Maria Anna Labarile

      1. I cittadini che si comportano bene non hanno multe da temere.
      2. Il punto sui controlli e sanzioni è stato solo uno dei punti affrontati e mi sembra che questo possa evincersi anche da una lettura veloce dell’articolo.
      3. “Fare le cose legali” è prioritario, tanto da aver invitato Tradeco e amministrazione a rendere conto della situazione attuale.
      3. L’organo che non sa nemmeno partorire un topolino, per quanto possa soltanto fornire pareri e proposte, sta provando a fare qualcosa per migliorare lo stato attuale delle cose. Quest’organo è solo un tassello dell’intero sistema…quindi….
      4. Migliorare lo stato attuale delle cose richiede anche una partecipazione di tutti, senza pregiudizi, dove piuttosto che le solite lamentele, cui non segue mai qualcosa di propositivo, occorrerebbe invece darsi da fare, compreso pretendere che le cose siano fatte legalmente.
      5. Tra un po’ sulla pagina della consulta, sito del comune, ci sarà un indirizzo mail cui poter far pervenire proposte, suggerimenti, critiche costruttive.

      Maria Anna Labarile

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