NOTA STAMPA DI MICHELE DI GREGORIO I LIBERALI PER SANTERAMO
In un paese democratico sarà pure possibile esprimere liberamente le proprie posizioni e, in qualche caso anche criticare, senza dover subire le invettive del capo della amministrazione? Oppure nella nostra tanto cara Città di Santeramo, afflitta da sindrome di “dinastia democratica”, si è insediata una nuova monarchia e, quindi, la libera esternazione delle proprie idee da parte dei cittadini (se si preferisce oppositori al nuovo Regime democratico) sono considerate come un “delitto di lesa maestà”?
Non è nostra intenzione punture il dito contro nessuno, però un fatto è incontrovertibile: lo stato di incuria e abbandono in cui versa la nostra città è innegabile; questo stato di degrado in parte è sicuramente causato dalla inciviltà di alcuni cittadini (per fortuna pochi, che sicuramente possiamo anche definire “sporcaccioni”, oppure vandali quando, soprattutto di notte, si compiono atti di puro “vandalismo” verso i beni pubblici), mentre la mancata pulizia delle strade è sicuramente causata da un servizio non reso o comunque deficitario.
Nessuno chiede che a provvedere al servizio di “igiene Urbana” siano i nostri Amministratori, ma che lo debba fare l’impresa appaltatrice nel rispetto degli obblighi contrattuali (con un costo annuale di oltre 5 milioni di euro) pensiamo sia una legittima richiesta da parte dei cittadini (è appena il caso di ricordate che l’intero costo del servizio è a completo carico dei contribuenti santermani).
Ricordare (senza dover incorrere nel “delitto di lesa maestà”) che è compito degli Amministratori quello di “indirizzo e controllo”, così come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali, pensiamo per un verso superfluo ma per altro evidentemente opportuno perché le carenze del servizio (qualcuno addirittura intravede delle vere inadempienze contrattuali) sono ataviche.
Le foto che pubblichiamo dimostrano che il problema non sono le fototrappole ma semplicemente il mancato servizio da parte dell’impresa appaltatrice.
Chiedere all’Impresa appaltatrice del servizio il rispetto degli “obblighi contrattuali” non significa mettere sotto accusa nessuno, ma semplicemente affermare il seguente principio:
- chiunque venga pagato per espletare un servizio pubblico deve svolgerlo con diligenza e nel rispetto degli obblighi contrattuali.
Il costo dell’appalto è stato determinato proprio con la quantificazione di ogni singola componente del servizio previsto nel Piano Industriale alla base “capitolato di appalto”, pertanto ogni carenza potrebbe rappresentare un indebito privilegio da parte della Impresa appaltatrice.
Il Consiglio comunale con voto unanime, il 25 gennaio scorso, approvava la Relazione finale della Commissione d’Indagine Riservata che aveva ad oggetto proprio la verifica del Contratto di appalto relativo al servizio di “raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani, nonché lo spazzamento delle strade”.
Per il principio di “continuità amministrativa” ricordare alla Giunta Municipale che ha l’obbligo di adottare i provvedimenti necessari in merito a quanto evidenziato nella stessa Relazione finale redatta dalla Commissione d’Indagine Riservata, non significa intromettersi nelle prerogative della Amministrazione comunale, ma si chiede semplicemente il rispetto verso il deliberato assunto all’unanimità dall’intento Consiglio comunale.
Senza voler fare inutili polemiche, riteniamo che sia un “atto dovuto” da parte della Amministrazione comunale visto che parliamo di un servizio che costa oltre 5 milioni di euro, però ci permettiamo di fare una sola precisazione:
in merito alla questione dei “cestini portarifiuti” il Capitolato Tecnico (punto 8.5.1.1 e specificatamente alla pag. 59) dispone:
- Il Fornitore (inteso come la Impresa appaltatrice del servizio) deve installare n. 500 cestini portarifiuti;
- Il Fornitore provvederà alla costante manutenzione e/o sostituzione dei cestini non idonei in modo da mantenere inalterato il numero iniziale dei cestini.
- La pulizia dei cestini portarifiuti dovrà essere garantita anche attraverso un lavaggio degli stessi.
- Il Fornitore dovrà provvedere, oltre allo svuotamento dei cestini presenti nei giardini e parchi pubblici, anche alla raccolta dei rifiuti abbandonati sui prati, nelle aiuole ecc., ciò a prescindere dal grado di manutenzione del manto erboso.
A questo proposito ci poniamo quattro sole domande:
- questi servizi sono mai sati resi nei termini previsti dal capitolato tecnico?
- Il Direttore di Esecuzione del Contratto (DEC), che ha partecipato alla predisposizione del Piano Industriale alla base del Capitolato Tecnico, cosa può dirci a questo proposito?
- Chi vista le Fatture prima che l’Ufficio preposto provveda al pagamento?
- Quali tipi di controlli amministrativi ha posto in essere la Amministrazione comunale e/o l’Assessore al Ramo?
In prossimo intervento, se necessario, renderemo noto gli obblighi dell’Impresa appaltatrice (previsti al Punto 8.5.1. del Capitolato Tecnico) in merito:
- allo spazzamento manuale (compreso la rimozione delle erbe infestanti cresciute sui marciapiedi e lungo le zanelle stradali, nonché la raccolta delle deiezioni animali previo spargimento preventivo di calce);
- spazzamento meccanico e misto;
- la periodicità e le modalità di esecuzione del servizio di spazzamento;
- la raccolta dei rifiuti nelle aree verdi, all’interno di giardini e parchi pubblici;
- e tutti gli altri servizi analiticamente riportati nel Capitolato Tecnico.
i Liberali per Santeramo