Una lungimirante Amministrazione previene ogni genere di disservizio, non lo subisce.
Da ieri i fatiscenti e sgangherati contenitori per la raccolta dei sacchetti di immondizia non vengono più svuotati. Già questa mattina “esondavano” con invasione della sede stradale. Se l’incrocio delle braccia degli operatori ecologici dovesse proseguire – così come hanno affermato sino alla risoluzione del problema dei pagamenti mensili – la nostra nei prossimi giorni sarà colma di monnezza incantata per la rabbia dei santermani che pagano in maniera salata la Tari e dei forestieri che verranno dalle nostre parti come turisti. Uno spettacolo incantato tra aiuole pubbliche popolate da magnifico arredo natalizio per iniziative delle scuole locali da una parte, e da schifezza dall’altra. Per vie traverse questa mattina abbiamo letto alcune note dell’Amministrazione Comunale che qui di seguito copiamo e incolliamo:
«Affermare – scrive l’Amministrazione in una nota – che il Comune avrebbe liquidato alla società appaltatrice soltanto il 50% del canone di pagamento del servizio di raccolta rifiuti del mese di novembre significa ingenerare il dubbio che l’Ente civico sia inadempiente agli obblighi contrattuali a proprio carico. Così non è». «Per contratto – si legge nella nota – il Comune deve provvedere al pagamento della rata mensile del canone contrattuale entro 30gg. dal ricevimento della relativa fattura». «Trattandosi di termine “massimo” (entro 30 gg), ordinariamente l’Ente provvede all’adempimento con netto anticipo sulla scadenza, tenendo conto evidentemente delle disponibilità di cassa nonché del pari diritto degli altri fornitori/appaltatori a riscuotere i rispettivi crediti secondo l’ordine cronologico di maturazione». «Nel corrente mese di dicembre – risponde l’Amministrazione – in considerazione della ricorrenza delle festività natalizie, il Comune ha inteso anticipare la liquidazione della quota del canone corrispondente agli stipendi dei lavoratori, pari a circa € 60.000,00, in modo da consentire all’azienda di pagare le retribuzioni mensili, riservando la liquidazione del saldo naturalmente entro il predetto termine di scadenza». «L’interruzione dell’espletamento dei servizi – si legge a margine della nota- non è in alcun modo imputabile al fatto dell’Amministrazione Comunale, che, a fronte del gravissimo disagio procurato alla Città, reagirà ricorrendo all’applicazione delle sanzioni previste dal contratto nonché ponendo in essere ogni iniziativa atta a ripristinare le condizioni generali di sicurezza ed igienicità dell’abitato».
A questo comunicato rispondiamo che ai cittadini non interessa da quale parte pende la responsabilità. Ai cittadini interessa che il servizio di igiene urbana sia svolto come stabilito dal capitolato per il quale il Comune paga qualcosa come 160 mila euro al mese. Cosa che non si fa da anni. Anzi, una lungimirante Amministrazione previene ogni genere di disservizio, non lo subisce. Ovviamente parliamo di un concetto di principio perché quella in carica non è né lungimirante né efficiente. Bene. Ciò premesso, speriamo che il Santo Natale si viva in una città pulita e che Babbo Natale possa passare tra strade pulite.
Una osservazione che richiede una risposta che non arriverà mai come tante altre. I dipendenti della Tradeco sarebbero 32. Abbiamo molti, molti dubbi. Ci può essere fornito l’elenco? Oppure sarebbero 32 tutti i dipendenti impegnati nei Comuni dove opera questa azienda? Nella seduta consiliare del 27 novembre scorso quando i dipendenti Tradeco protestarono in maniera energica e civile nei confronti del sindaco, né contammo meno di quindici. Forse gli altri erano assenti. Il richiesto elenco dissiperebbe ogni genere di dubbio. Nella smorfia napoletana con il 32 è simboleggiato il capitone. Non è che qualcuno ha lanciato questo numero pensando alla cena di Natale?