Lettera aperta a Fabrizio Baldassarre sindaco in partenza

Caro Fabrizio sindaco, come sempre consentimi salutarti con affetto che conto ricambiato. 

Ai microfoni di “Politicalive”,  con dovuta attenzione ti ho ascoltato rispondere alle ben calibrate e circostanziate domande poste dall’assortita coppia  Colapinto-Gatti.

Non una novità. Ho visto confermarsi il Fabrizio di sempre: garbato, colto, esaustivo. Un vero piacere ascoltarti. Per intelligenza e modo di porsi, il sindaco che ognuno vorrebbe avere.

Vengo subito al punto. Sullo scorrere del tuo mandato quinquennale in via di completamento, ho una domanda da porti, nella certezza, questa volta, di ricevere riscontro. La domanda seguirà alla cortesia che vorrai usarmi nel rileggere due miei scritti a te indirizzati in data 28 aprile 2017 e 22 ottobre stesso anno.

Primo scritto:  

Sotto il coperchio non il solito brodo

E’ iniziato il presentarsi. Fascetta di apripista a Fabrizio Baldassarre, quarantasettenne in splendida salute, professore universitario, faccia rassicurante, candidato sindaco pentastellato.

Attraversando e superando in tutta scioltezza gli stretti e insidiosi paletti dell’iniziale accoglienza “ ma jè nu frastir” ( ma è un forestiero) e “ma ci‘ngè l’è fatte fè ( ma chi glielo ha fatto fare), il professore ha offerto ampia e chiara risposta ( “ vengo da voi che avete voglia di cambiare…interpreto la vita con il sorriso e una certa dose di ironia…per i legami non solo affettivi ma per conoscenza del paese e dei suoi problemi non mi sento un estraneo…se forestiero nella vita politica può significare essere distante da certe logiche di tipo localistico, mi ritengo orgoglioso d’essere un forestiero”).

La sua scesa in campo è risultata nell’eloquio agile, esplicativa, accattivante, tutta fatta di sostanza resa comprensibilissima e alla portata di chiunque.

Ulteriori significativi stralci dell’intervento: “ … il mondo è cambiato…sono cambiate le dinamiche competitive…è cambiato il mondo del lavoro…non è cambiata però l’intelligenza delle persone che vogliono decidere con il loro voto…siamo Davide contro Golia; viaggiamo da soli e da soli vogliamo affrontare la competizione senza alleanze strane, inquietanti…vogliamo sentirci liberi di decidere…liberi sia che vinciamo, sia che perdiamo… il mio approccio è lavorare in team, liberi da ogni laccio che condiziona…sindaco non dominus, imperatore o governatore della città…vogliamo ragionare con voi… voi che ci giudicherete per quello che faremo o non faremo…il popolo ottiene sempre quello che vuole”. A qualcuno, lo spero, saranno fischiate le orecchie.

Nessuna sbavatura nel fluire di concetti e convinzioni. Considerazioni a orizzonte vasto. Esposizione pari ad un esercizio di completa bella scrittura.

Attento, con la sicurezza derivante da solida preparazione, rilassato, maestro di comunicazione, padrone appieno della scena, Fabrizio Baldassarre ha catturato attenzione, simpatia e apprezzamento. Se il bel giorno è da vedersi così chiaro fin da queste prime luci, aspettiamoci  una campagna elettorale ricca e interessante. Avremo a confronto idee, progetti e visioni della vita. Non chiacchiere di bottega.

Di ogni concorrente, attendiamo dettagliato programma nella convinzione che sotto il coperchio non il solito brodo, ma buon pane per denti sani e intelligenze aperte.

 

Secondo scritto:

Prof. Fabrizio Baldassarre

Sindaco di Santeramo in Colle

Sigg.ri Consiglieri  di Maggioranza e Opposizione

Comune di Santeramo in Colle

 

 

Oggetto: Richiesta ai sensi D.lgs 33/2013 e ss.

Sindaco e Consiglieri invitati a intervenire.

Sintetizzando:

  1. a) – in pubblica assemblea (24/02/2015- Sala Giandomenico di Palazzo Marchesale) il Sig. Michele D’Ambrosio sindaco, oltre a personalissima raccapricciante esibizione anni luce lontana da forme pur minime di civismo e buona educazione, rispondendo a specifica domanda, affermava di aver ordinato l’abbattimento di “ solo sei/sette piante, di età non superiore ai cinque/sei anni”, facenti parte di una pineta appartenente agli anziani della Casa di Riposo;

b ) – sempre in medesima pubblica assemblea il Sig. D’Ambrosio, in risposta ad ulteriore specifica domanda, assicurava che per Centro Pronta Accoglienza si doveva intendere “ creazione, fiore all’occhiello della “mia” Amministrazione, di solo otto posti letto per altrettanti nostri poveri barboni in giro per le strade del paese in compagnia di cani randagi”.

Per quanto attiene al punto a), il Sig. Michele D’Ambrosio, nelle vesti di sindaco, fu audace e sprovveduto bugiardo. Ad un primo improvvisato conteggio, le piante abbattute risultarono superiori alla trentina.

Ai sensi e per gli effetti sulla trasparenza intesa come accessibilità a dati e documenti detenuti dall’Amministrazione, pur a più riprese formalmente invitato ad esibire documentazione autorizzativa all’abbattimento/sradicamento ( ben undici sono in acquisizione gli atti da normativa previsti), chi oggi riveste i panni di consigliere di opposizione e ieri agiva da primo cittadino, ha ritenuto di potersi consentire il negarsi ad atto dovuto. In ciò palesemente violando disposizioni di legge.

Ad oggi tuttora inevasa risulta la richiesta avanzata con raccomandata n.14971438477 datata 19/08/15.

Detta sollecitazione, portata contestualmente a conoscenza della Sig.ra Prefetto di Bari e del Comando Regionale Corpo Forestale dello Stato (entrambi inaccettabilmente muti), è registrata in ingresso al n.17366 del protocollo comunale con data 24/08/15.

Sulla superficie delle trenta/quaranta piante abbattute risulta realizzata una struttura aggirantesi sui 400 metri quadrati.

Nessuno dei nostri poveri “otto barboni”, né altri, vi trova in essa ad oggi dimora. Struttura  pertanto disabitata ma che pur è costata svariate centinaia di migliaia di euro.

Con la presente si chiede che l’intera vicenda (con relativa esibizione e consegna di atti autorizzativi, esplicitazione di cifre spese e destinazione d’uso) possa essere portata in Consiglio Comunale come specifico punto  all’ ordine del giorno.

Si chiede altresì di venire a conoscenza, qualora si riscontrassero irregolarità e/o abusi di qualsiasi ulteriore ordine e portata, di quale strada la presente Amministrazione Comunale intenda servirsi.

Tanto al fine di poter porre sull’intera questione una parola di completa e definitiva chiarezza.

A Sindaco e a ciascun consigliere di maggioranza e opposizione anticipati ringraziamenti.

 

Viareggio, 22 ottobre 2017                                                               Pinuccio Lucarelli

E vengo, caro Fabrizio, alla preannunciata domanda: “Perché, sindaco Fabrizio, all’eterno strafottente silenzio cui D’Ambrosio è da sempre abbarbicato più di un mollusco gasteropode allo scoglio e a quello dell’inattivo e incauto ex generale Silletti, ai tempi Comandante del Corpo Forestale dello Stato, hai aggiunto il tuo? Perché non aver curato di portare in Consiglio la mia legittima sollecitazione di cittadino? Mai pervenuta una risposta. Chi tanto protegge l’inarginabile egotista D’Ambrosio? E soprattutto perché anche tu sei venuto meno ad atto dovuto?”.

Al tuo allontanarti da Palazzo di Città mancano 22 giorni di cui 18 lavorativi. Un residuo spazio di tempo per ottemperare ad un dovere. Pensaci.

A te, caro Fabrizio, rallegramenti per il nuovo incarico di prestigio ricevuto. Sia sempre felice il tuo cammino.

Con affetto.

Pinuccio Lucarelli

(pinucciolucarelli@libero.it)                                                                                                            

Viareggio, 20 maggio 2022

 

 

 

 

 

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One comment

  1. Complimenti Sig. Pinuccio, i suoi articoli sono sempre molto puntuali e denotano una costante attenzione verso le vicende di Santeramo.
    La mia stima,
    Cordiali Saluti

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