RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA A FIRMA DI MICHELA NOCCO CONSIGLIERE COMUNALE FORZA ITALIA DI SANTERAMO IN COLLE
COMUNICATO STAMPA
Apprendo dalla pubblicazione sull’Albo Pretorio della deliberazione n. 6 del 06.08.2024 con la quale l’Amministrazione Comunale in carica ha avviato una procedura di selezione pubblica per l’eventuale assunzione a tempo determinato ed a tempo pieno e/o parziale di Istruttori Amministrativi – ex Categoria giuridica ed economica C1 – ai sensi dell’art. 90 del TUEL.
Orbene, nel mentre il paese “brucia” e non solo per le alte temperature ma, soprattutto, per il dilagare di preoccupanti e anomali incendi, dei quali l’Amministrazione non sembra preoccuparsi; mentre il paese “dorme” vista la scarsità e pochezza del cartellone degli eventi estivi – per altro non ancora noti, se non i pochi ad opera delle solite e, invece, “note” associazioni – la Giunta si è preoccupata di fare un “avviso pubblico” per ben n. 3 assunzioni di figure del tutto generiche e di scarsa utilità.
Premettendo che è sotto gli occhi di tutti che il personale comunale necessiti di essere implementato, per rendere migliori e più efficienti i servizi ai cittadini, attualmente gravemente deficitari in diversi settori (servizi sociali, tributi, tecnico…), l’Amministrazione in carica ha deciso di iniziare a migliorare tali servizi assumendo ben 3 figure, da pagare mensilmente per 5 anni, per inserire avvisi sul sito istituzionale, rispondere alle mails del sindaco e tenere l’agenda degli appuntamenti di questi.
Ancora una volta, quindi, si offendono i santeramani e la loro dignità, anteponendo alle loro esigenze quelle dell’agenda e del sito del Sindaco (!).
Non solo, faccio delle riflessioni su quanto tali figure, poste al servizio del solo Sindaco, costeranno sulla nostra comunità: circa 1700 lordi per 3 persone, per 12 mesi per 5 anni. Per un totale di € 306.000. Siamo sicuri di aver bisogno di investire tale enorme cifra in questo modo?
L’avviso, per altro – e Vi invito a leggerlo – è già precario in partenza. È tutto un forse: forse li prendiamo, forse facciamo il colloquio, forse lo proroghiamo, forse lo revochiamo…
Va evidenziata, poi, la palese arbitrarietà e discrezionalità che emerge dall’avviso che si basa sulla mera comparazione dei cv, senza previsione di una tabella con criteri e punteggi di valutazione dei titoli. Infatti, i candidati saranno scelti in assenza di criteri oggettivi ma a seguito di mero colloquio, ovvero “a simpatia” o a “parentela” o a scambio di “favore”.
Non ci sarà neanche una graduatoria ma un elenco di idonei da cui attingere, appunto, “a simpatia” o a “parentela” o a “favore”.
La commissione che giudicherà i candidati, poi, sarà composta da personale dell’amministrazione o “consulenti”, ma l’avviso non chiarisce quali tipi di “consulenti” serviranno per svolgere i colloqui con i candidati che, come emerge dall’avviso pubblico, non devono avere competenze specifiche, se non il diploma, 1 lingua straniera a scelta e senza necessità di certificazioni, “esperienza” nel mondo della comunicazione. Pertanto, tali consulenti cosa saranno chiamati a valutare? le competenze relazionali, le competenze informatiche, la lingua straniera? Ma che valutazione potrà mai essere fatta, se non discrezionale e a “simpatia”, se l’avviso non richiede titoli (ecdl, liv.B1, B2…)?
Pertanto, invito tutti i cittadini a riflettere e a porsi i miei stessi interrogativi. Di contro, invito l’Amministrazione a rivedere la “stringente” necessità di figure così poco qualificate che gestiscano la posta e l’agenda del Sindaco, spostando le risorse economiche del Comune sulle “vere” necessità degli Uffici Comunali.
Michela Nocco
Consigliere Comunale di Forza Italia
Bene fanno i rappresentanti eletti a farsi portavoce. A domande legittime che in tanti ci stiamo ponendo su più temi (incendi, cartellone eventi, igiene e decoro urbano, progetti urbani, ecc.), ci aspettiamo risposte puntuali da chi ha la responsabilità di gestire la “cosa pubblica”.
Allo stesso tempo, ci aspettiamo che ad ogni cittadino venga riconosciuto il diritto inviolabile di pensiero, parola e critica sull’operato di chi amministra, connogni mezzo e su ogni canale di comunicazione. È necessario mantenere vivo il dibattito per il progredire nel bene di tutti. Un dibattito che è cittadino oltre che di competenza del consiglio comunale. Nessuno si senta pertanto nella posizione di mettere il “bavaglio” ad altri.