L’uso dei droni risolverebbe tutto.
Ultimati i lavori di rigenerazione urbana, Via Francesco Netti, insieme a Piazza Garibaldi, è diventata un’isola pedonale. Si può essere d’accordo o dissentire. Non è questo il problema che ora ci poniamo. Su questa decisione, i titolati ad esprimersi sono, prima di tutti, i pochi esercenti commerciali che ancora resistono nella strada dedicata al Concittadino più illustre della nostra Città. Non conosciamo neanche il parere della moltitudine degli automobilisti. Le campane, ci pare, non suonano a festa. Verificheremo. Per rendere autoritaria questa decisione, l’Amministrazione Comunale ha materialmente chiuso Via Netti con due grosse cose. Un tempo, forse, erano fioriere. La stessa sorte anche per la chiusura di Via Annunziata all’altezza delle scale laterali della Chiesa Matrice. Forse se ne ricava l’idea, per chi non l’avesse già sperimentata sul campo, che Via Francesco Netti è irraggiungibile da tutte le parti. E’ una strada blindata. Non la si può nemmeno percorrere correndo il rischio di pagare una salata sanzione amministrativa con ritiro della patente. A meno che non si faccia mezzo giro del paese, ovvero percorrendo Corso Italia, Via Alcide De Gasperi e Via Ladislao nonché attraversare Piazza Garibaldi, anch’essa inibita al traffico. Il più spavaldo automobilista lo potrebbe pur fare. A suo rischio e pericolo, s’intende. Ma ammettiamo per un istante che un Concittadino residente in Via Netti avesse bisogno di assistenza per affrontare un’emergenza. Di grazia, ci chiediamo: i mezzi di soccorso dovrebbero circumnavigare Santeramo per raggiungere l’abitazione del malcapitato? E se lungo il percorso i soccorritori trovassero un qualsiasi impedimento, come la metteremmo? Crediamo che questa nostra riflessione possa essere di aiuto a rivedere la decisione presa. Stessa cosa per i funerali da officiarsi in Chiesa Madre. Giro turistico per tutti i partecipanti. E i disabili per partecipare ai riti religiosi? E i residenti con le buste della spesa? Insomma, come la voltiamo e la giriamo, ci sembra sia una decisione da correggere. A meno che il cilindro magico non ci offra una valida alternativa. Stiamo pensando, ad esempio, all’uso dei droni per affrontare queste necessità. Che ve ne pare? Via Francesco Netti sarebbe immediatamente raggiungibile non con i piedi per terra ma con la testa tra le nuvole come quella di chi ha frettolosamente deciso.
E’ INUTILE GIRARCI INTORNO, ABBIAMO SUBITO LA DISGRAZIA DI ESSERE AMMINISTRATI DA UN “SOMMO SACERDOTE” ATTORNIATO DA ALCUNI DEVOTI CHIERICHETTI, E FINO A QUANDO I DIACONI CONDIVIDERANNO OGNI SUA “INVENZIONE” DOBBIAMO RASSEGNARCI. D’ALTRONDE SE IL GREGGE CONTINUA A BELARE, SENZA RIBELLARSI ,TUTTO RESTERA’ INVARIATO !!!!!