NUOVA CLASSE DIRIGENTE: MA DI COSA PARLA?

Con un post su fb, D’Ambrosio si propone come rinnovatore assoluto dopo oltre trenta anni di politica.

Mani amiche mi hanno girato un post del sindaco uscente, ovviamente pubblicato sulla sua pagina fb, dove parla di nuova classe dirigente. Ottima idea, sicuramente. Ma, nello scorrere dello scritto, si capisce con chiarezza che la nuova classe dirigente è proprio lui che si barcamena da oltre trenta anni nella politica. La cosa mi preoccupa non tanto per questa “nuova classe dirigente” quanto per il fatto che chi la propone non si rende conto di quello che scrive.

Questa nuova classe dirigente, secondo il pensiero di chi la vuole pilotare e rappresentare, è progettata con questa aberrante definizione: “Non di aspiranti portaborse o di professionisti della politica o di persone che dalla finestra sanno solo puntare il dito e dediti a demolire il duro lavoro degli altri”.

Alias: gli aspiranti portaborse sarebbero i giovani. Se no, chi altri? Per avanzare sul selettivo percorso della politica, si deve pur fare il portaborse. Come lo ha fatto lui quando era giovane portando la borsa di un consigliere comunale, ora defunto, che si chiamava Tuccino Difonzo e di mestiere, dipendente delle Poste.

Né di professionisti della politica. Qui siamo al colmo. Lui che non si ritiene ovviamente un professionista ma un apprendista della politica. Un vergine dopo essere stato assessore al commercio con il sindaco Angelo Nuzzi nei lontani anni ’90.

Infine, questa nuova classe politica deve distinguersi da chi punta il dito ed è dedito a demolire il duro lavoro degli altri, ovvero deve accondiscendere a prescindere. Ubbidire e tacere.

Ciò premesso, quindi, non si tratta di costruire secondo questo pensiero perverso una nuova classe dirigente che sarebbe ottima cosa per Santeramo, ma di affermare lui come rinnovatore assoluto.

A coloro i quali gli vanno ancora in giro o che si stanno lasciando abbindolare, un consiglio: siate sempre voi stessi con i vostri difetti e con i vostri pregi.

Infine, se lui non sarà il candidato sindaco del PD, come si vocifera, non è già questo una conferma del suo totale fallimento?

 

 

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