LA MAFIA TRA GUARDIE E LADRI

Diceva Paolo Borsellino che lo stato e la mafia sono due poteri che occupano lo stesso territorio, o si fanno la guerra o si mettono d’accordo. Si sono messi d’accordo!

Ci dobbiamo rassegnare al fatto che quando paghiamo le tasse, una buona parte di queste vanno direttamente nelle tasche di mafiosi o di politici criminali?

Roma, Milano, Venezia, Napoli, Palermo, Eboli, Santeramo…, ogni mondo è paese. Gli appalti truccati sono diventati ormai una moda, e i politici quando non sono direttamente coinvolti sono complici, complici di un sistema di tangenti che fa lievitare i costi dei servizi da appaltare fino a tre o quattro volte il loro valore. È stimato che appena il 10% degli appalti truccati viene scoperto e perseguito, e di questi solo una parte è interessato da condanne serie nei confronti dei responsabili. Il resto viene messo a tacere dal “sistema”.
Sembra una barzelletta ma in realtà è così: se riflettessimo anche solo per un istante sul fatto che lo stato è finanziato con le tasse dei cittadini e quelle stesse tasse finiscono nelle tasche della mafia e dei politici corrotti, nessuno si appresterebbe a pagare più un solo centesimo, almeno fino a quando non si avrà certezza che il circolo vizioso Stato-mafia-politica sia stato debellato. Nel frattempo, se proprio dobbiamo pagare, conviene consegnare i nostri risparmi direttamente alle organizzazioni mafiose evitando così un inutile passaggio dalle casse dello stato.

ponteMa oltre al danno ci tocca anche la beffa. Quei pochi lavori che vengono appaltati, in quanto frutto di accordi tra mafia e politica, utilizzano per il loro iter una corsia preferenziale: mancanza di controlli, scarsa qualità dei materiali utilizzati, lavori stravolti rispetto al progetto originario. Pensate che il politico o il funzionario complice vada a controllare se i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte? Ed è per questo che poi ci tocca assistere alle sciagure. In Italia una minima scossa di terremoto è in grado di abbattere ponti ed edifici costruiti in materiale scadente per non dire in carta pesta.
Ma quanti sono i cittadini che riflettono su questa assurda realtà?
La strada da percorrere è ancora lunga affinchè ci si accorga che nella stalla ormai non c’è più neanche l’ombra dei buoi!

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