IL SOLDATO STEFANO E’ “RITORNATO” A CASA

La tomba di Berlino è stata “duplicata” e sistemata nel cimitero di Santeramo.

Sul n. 51 de “Il Colle” del mese di settembre 2016, è stato pubblicato l’articolo “Il Primo fiore per nonno Stefano”. Forse qualche nostro affezionato lettore lo ricorderà. Si raccontava l’esperienza dii Maria Ninni, una bella ventenne di Santeramo, che non senza peripezie riuscì a trovare nell’immenso cimitero di Berlino la tomba del suo bisnonno Stefano di cui se ne ricorda un passaggio anagrafico:

“Stefano Pontranfoldo, padre di Isabella, nacque a Santeramo in Colle il 10 marzo 1910, alle ore 6:00 nella povera abitazione dei suoi genitori, posta in Corso Vico 3° n. 38, ora Via Due Giugno. Il 4 ottobre 1936 sposò Labarile Vita Maria, deceduta nel 1973 dopo circa 30 anni dall’inizio del suo stato di vedovanza. Quando convolò a nozze, in Europa già infuriavano minacciosi venti di guerra. Anche per Stefano, poco dopo, arrivò la chiamata alle armi. Fu costretto a lasciare la moglie e due bambini, appunto Isabella e Raffaele, per raggiungere il fronte di guerra. Dal libro “Cara madre ti faccio sapere…”, curato a meraviglia dalla prof.ssa Giulia Poli Disanto si legge a pag. 95 che Stefano fu assegnato al 126 Artiglieria – 14° Reggimento Artiglieria Bari. Lo stesso libro riporta a pag. 101 la foto dell’attestato della “Croce al Merito di Guerra” assegnata alla sua famiglia il 22 ottobre 1963. Da altra fonte ho appreso che il suo compito era presso le “Infermerie Quadrupedi” dell’Artiglieria. Purtroppo, come fu per tantissimi altri Militari, la sorte del soldato Stefano non fu benigna. La morte lo raggiunse il 29 agosto 1944 nel Campo 1306 di Berlino dopo essere stato ricoverato in un ospedale tedesco non per ferite da guerra ma per grave malattia contratta nel corso della sua prigionia”.

Il 2 luglio 2016, a distanza di 72 anni dalla morte, Maria è stata la prima della sua famiglia a mettere un fiore sulla tomba del suo bisnonno.

Per volontà della signora Isabella, figlia del Soldato Stefano, e della famiglia tutta, quella tomba è stata “duplicata” e da poco tempo, con il permesso dell’Amministrazione Comunale, è stata sistemata nell’aiuola centrale del cimitero di Santeramo.

Segno di amore e di gratitudine, segno di memoria, segno di un desiderato ritorno a casa.

 

 

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