IL REFERENDUM DELL’ANTI-POLITICA

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo.

“In qualità di giovani appassionati di politica ed attenti alle tematiche riguardanti il territorio invitiamo tutti i cittadini a riflettere a posteriori sul mancato raggiungimento del quorum.

Il referendum sulle trivelle fallisce il quorum. I dati del viminale indicano che l’affluenza finale è stata del 32,15% degli aventi diritto al voto, ben al di sotto della metà dei voti più uno necessari al raggiungimento del quorum.

Oltre 15 milioni di persone di persone si sono recati alle urne, nonostante una campagna di sabotaggio e disinformazione senza precedenti, dato che nel pieno della campagna elettorale, relativa al referendum sulle trivelle, matteo renzi, ha in più occasioni svolto attività di esplicita induzione degli elettori all’estensionismo (violazione art.98, D.P.R. 361/1957 – T.U. legge elettorali). Un’ennesima offesa alla democrazia, una dimostrazione di arroganza di un premier non eletto dai cittadini, che viola le leggi della repubblica.

Santeramo nonostante un risultato superiore alla media nazionale e regionale, non può vedere il bicchiere mezzo pieno in quanto non si è raggiunto il 50% + 1 dei votanti.

Noi giovani Conservatori e Riformisti siamo rammaricati e dispiaciuti per il continuo allontanamento degli elettori dalla partecipazione politica, in quanto i cittadini si dicono sensibili ad ogni problematica ma incapaci di esprimere il proprio parere tramite il voto. Così preferiamo, di conseguenza, rinunciare all’unica possibilità che abbiamo per imporre una scelta al governo.

Forse i cittadini sono stanchi di vedere i Politici azzuffarsi per un piatto di lenticchie e/o per una poltrona da riscaldare o delle false promesse sulla trasparenza la quale viene tradita quando si scopre che pur leggittimamente come recita la normativa nazionale:

“la nomina dei Presidenti di seggio è effettuata con decreto dal Presidente della Corte d’Appello tra le persone iscritte all’Albo delle persone idonee all’ufficio di Presidente di seggio elettorale. Qualora il Presidente di Seggio nominato dalla Corte di Appello sia impossibilitato a svolgere l’Ufficio in oggetto […] il Comune, entro le quarantotto ore precedenti le elezioni, provvede alle sostituzioni per impedimento”. (Legge n. 53 del 21/03/1990; D.P.R 16/5/1960 n. 570; D.P.R. 30/03/1957 n. 361.)

Cosa strana è che dopo numerosi proclami e slogan, il nostro primo cittadino abbia nominato direttamente un “amica intima” del presidente del consiglio e dell’amministrazione, in barba alla tanto proclamata trasparenza e meritocrazia”.

CONSERVATORI E RIFORMISTI GIOVANI SANTERAMO

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