I NODI AL PETTINE

 72 ore a Santeramo (da venerdì 10 a domenica 12 scorsi) ed ecco il riscontro che per D’Ambrosio, sindaco-sorpresa quotidianamente sotterrato da una valanga di feroci commenti, dissensi e nodi stanno venendo al pettine. Serviti in tutta chiarezza e varietà.

Manifesti ingiuriosi incollati nottetempo sui muri di Città, (deprecabili perché anonimi ma pur sempre rivelatori di uno stato d’animo sempre più sull’esasperato in crescita); scritto accusatorio per presunti favoritismi che si vogliono attuati a danno di qualcuno per favorire altri; estensione di insulti a Manicone presidente del Consiglio Comunale; scontro aperto con commercianti per inversione del senso di marcia in Via Iacoviello annunciato in soporifera intervista, fanno ritenere le notti di D’Ambrosio, sindaco ultra autoritario, imprevedibile e bizzoso, non disturbate solo dalla calura di questi giorni, ma da qualcosa di ben più grave e ricorrente.

Ad ammazzare il tempo del lungo rientro in treno, anche la lettura del servizio di Massimo Rebotti dal titolo “ La strategia dell’uomo forte che porta Emiliano allo scontro con il PD” ( Corriere della Sera di lunedì 13 scorso).

Nello scritto colgo alcune possibili seppur tenue analogie comportamentali tra il già nominato consigliere particolare, oggi governatore, e chi noi abbiamo mandato a Palazzo di Città. D’Ambrosio non si monti però la testa. Tra il nostro neo governatore e lui che siede in Piazza Municipio c’è l’abisso incolmabile. Il mio è solo un semplice, conseguenziale raffronto su alcuni passaggi dello scritto.

Scrive il giornalista: “ l’uomo forte serve spesso per vincere le elezioni ma poi iniziano i problemi”. Non è questo certamente il caso di D’Ambrosio che nulla ha di “forte” se non l’irriducibile prepotenza e l’alterigia.

In competizione regionale, con il suo schiacciate 48% Emiliano ha subito stravinto; per Palazzo di Città a Santeramo, D’Ambrosio ha superato l’avversario di qualche incollatura, in ballottaggio, ed è convinzione comune, solo grazie ad “inciucio” operato da Forza Italia.

Dato comune ai due è l’agire di “testa propria”. Ma se per Emiliano è riconoscimento di “ straripante personalità”, per D’Ambrosio è accusa, senza appello, di strafottenza e inaccettabile maleducazione.

Se in Regione il PD chiede “ chiarimenti” e li ottiene, a Santeramo tutto rimbalza su un  tetragono muro di gomma. D’Ambrosio e l’eternamente sordo e muto segretario Giovanni  Porfido sono l’arrogante immagine dell’afona accoppiata di molluschi gasteropodi incollati allo scoglio del potere arrogante e negato a qualsiasi  chiarimento  e  raffronto.

Non so cosa possa esservi di peggio se aggiunto alla facilità dambrosiana di mentire. Spudoratamente.

So di ripetermi, mi scuso per questo con l’eventuale lettore, ma non retrocedo di un solo passo da posizione assunta da mesi a questa parte. Non mollo la presa. A ciò portato dalla visione degli avanzati lavori dell’erigendo “ Centro Pronta Accoglienza Comunitaria “ da D’Ambrosio assicurato, in pubblica assemblea (19/02/2015- Palazzo Marchesale), essere unicamente “ creazione, fiore all’occhiello di otto posti letto per nostri barboni aggirantisi per il paese in compagnia di cani randagi e perciò bisognevoli di alloggio”.

A giorni sarà da me completata la raccolta di normativa nazionale e regionale pugliese su “ Possibilità e limitazioni di abbattimento pini”.

Sulla nostra pineta devastata e “fantomatici otto barboni”, l’appuntamento, per chi ne fosse interessato è a quanto prima.

A risentirci pertanto e buona calura.

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9 comments

  1. AMMINISTRATORI COMUNALI, SIETE CIRCONDATI; ARRENDETEVI !!!

  2. Il segretario del PD, Giovanni Porfido, è afono perchè non ha mai avuto nessuna “VOCE IN CAPITOLO” è solo un umile mollusco servito al bisogno per allietare i palati più rozzi.

  3. giuseppe molinari

    sig. Lucarelli leggendo i tuoi articoli sono felice, perchè a santeramo se un cittadino si interessa e fà qualche domanda scomoda è un gufo e vede tutto nero. almeno non sono il solo ad affermare che la palazzina che stanno costruendo davanti alla casa di riposo servira per accogliere immigrati a rotazione. senza parlare dei 50 alberi abbattuti.

    • E senza parlare, ma rimane fra noi due caro Giuseppe, che il vero intento segreto è quello di trasformare la Casa di Riposo in un Centro-Accoglienza, dove potranno essere ammassati oltre 400 profughi.
      Ovviamente sempre in nome della Carità Cristiana e Accoglienza di povera gente!!
      A conti fatti tra il Centro che sta costruendo e la Casa-Riposo ci saranno circa 500 profughi.
      Praticamente 10 profughi per ogni albero abbattuto.
      Possiamo ritenerci fortunati che non abbia abbattuto tutto il restante della pineta…ma chissà un domani il Centro-Accoglienza potrebbe essere ampliato.VERO SINDACO?!!
      Perchè non ti affacci stasera a dare spiegazioni?
      Se vuoi anche al Pasador, visto che soffri di Agorofobia (paura delle Piazze)!!

  4. Che figura di merda. Frase detta da Emilio Fede, ma ancora attuale più che mai per il “vostro Sindaco” e maggiormente per chi lo ha votato, quando scrivono sulla pagina di fb “mi piace” sulle “cosucce” che pubblica.

    • Ciao Antonia, il sindaco usa fb, solo per Fare-Bullismo politico e:
      na’ s’ mett mich a brvogn…a pigghià tutt pe’ imbrvun..!

  5. L’opinione pubblica è completamente raggirata dalle menzogne di questo sindaco e dalla sua amministrazione che stanno portando i cittadini all’esasperazione.
    Emiliano, come dice Lucarelli, un curriculum vitae ce l’ha, al contrario del curriculum del nostro sindaco, costruito essenzialmente sul clientelismo politico e sugli inciuci.
    Ed ora, che crede di avere un po di potere tra le mani, si comporta come un pidocchio nella farina, e a pagarne sono solo i cittadini.

  6. Tutti i nodi verranno al pettine,, prima la verità sui circa 50 pini abbattuti, spiegazioni mai pervenute dal sig sindaco che ora si scopre ambientalista e vuole salvare (a suo farsesco dire) i lecci in villa.
    Spiegazioni mai pervenute anche dalla Guardia Forestale e da un nostro compaesano Generale, ma comprendiamo è troppo impegnato con gli Ulivi…ma il nostro caro D’Ambrodio…si ricordi che Gesù fu proprio tradito in un Campo di Ulivi (a buon intenditor…)

    • Lucarelli…ancora non si rassegna sulla storia dei pini? lo vuol capire che qui viviamo in un SILENZIO
      “GENERALE”.
      Ah.Ah.Ah.

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