DIRETTA STREAMING CONSIGLIO COMUNALE: UNA FRANA!

Il Sindaco Fabrizio Baldassarre è invitato al rispetto delle leggi del Parlamento Italiano a partire dalla legge 150/2000.

La seduta del Consiglio Comunale di ieri, venerdì 29 maggio, la prima in nella storia del Comune di Santeramo in forma telematica, è stata “premiata” da ben 509 visualizzazioni. Ripeto per iscritto per evitare eventuali incomprensioni: cinquecentonove visualizzazioni a fronte di oltre 23 mila elettrici ed elettori santermani. Una frana!!!

Nonostante consigliato a rivedere la politica dell’informazione (leggasi lettera aperta pubblicata sul n. 86 del Colle), il Sindaco Fabrizio Baldassarre fa finta di nulla ed insiste nell’uso della diretta streaming come unico strumento per informare la cittadinanza ovvero di persistere nella scelta – perché di questo si tratta – di non informare la comunità, di estraniarla dal contesto comunale, di continuare ad alzare il muro della separazione tra amministratori ed amministrati.

Se a tanto pensa di supplire con i selfie in forma industriale e con il suo telefonino personale, il prof. Baldassarre è in errore per cui è invitato al rispetto e all’approfondimento delle leggi del Parlamento Italiano a partire dalla legge 150/2000.

Quando mi sono “affacciato” nella diretta alle ore 21:00 circa, con me vi erano 41 concittadini che stavano seguendo in diretta i lavori del Consiglio, meno dei “44 gatti” della notissima canzone dello Zecchino d’Oro del 1968.

A far data dall’inizio del 1990 e con la analoga scelta dell’ex Sindaco Michele D’Ambrosio, mai la cittadina santermana è stata trattata in questo modo.

C’è da preoccuparsi seriamente perché l’informazione è un diritto che non può essere più calpestato.

Inutile appellarsi all’opposizione che, alla pari del gruppo monocolore di maggioranza del Movimento Cinque Stelle, continua a parlarsi addosso.

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One comment

  1. Un bell ‘assist di Franco Porfido…
    L’ informazione è un optional per chi governa a porte chiuse. Nelle sette ciò che conta è riuscire a tenere la coesione interna del gruppo attraverso elementi irrazionali che si fondano unicamente intorno alla ” fascinazione” del capo o, se preferite, del guru. Una ” scientology” paesana governa questa città basando unicamente il suo consenso politico sulla figura del capo. Chi mette in discussione tale principio viene eliminato. L’ eliminazione seriale di cinque assessori è una conferma. Potremmo riscrivere a piene mani una nuova edizione de ” Il Principe”, magari con una nota in appendice intitolata al “de Fabricius”.
    Un saluto, Franco Labarile

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