D’AMBROSIO, FUORI DOMANDE E AUTORIZZAZIONI!

La foto pubblicata a corredo dello scritto “Pini abbattuti e fantomatici otto barboni” (20/07/15), porta a qualche considerazione e ad una richiesta.

 

Prima considerazione: ampiezza e consistenza del non ancora completato erigendo “ Centro Pronta Accoglienza” smentiscono, in modo inappellabile, sindaco D’Ambrosio che in pubblica assemblea (19/02/15), rispondendo a specifica domanda, assicurava, tronfio come ben sappiamo, trattarsi di unica ed esclusiva“ creazione, di soli otto posti letto per altrettanti nostri barboni”. Prima menzogna.

Seconda considerazione: l’ampia corposità volumetrica della struttura, come foto documenta, conferma l’avvenuto espianto di decine di pini pressoché trentennali ivi prima esistenti ( e non le sei/sette piante di età non superiore ai cinque/sei anni di vita come da D’Ambrosio sostenuto). Seconda  menzogna.

Al pari della prima inaccettabile e sconsiderata.

Ulteriore considerazione: sull’apposito tabellone-lavori ciascuno ha potuto (e può) leggervi  “progetto esecutivo approvato con deliberazioni dirigenziali n. 137 del 13/04/2012 e n. 131 del 14/03/2014”.

La lettura delle due “determine” porta chiarezza su “ Realizzazione Centro Pronta Accoglienza”.

Si va dalla predisposizione degli atti per l’ottenimento del finanziamento ( febbraio 2010 ) all’iniziale individuazione del sito disponibile ( ex Casa Calabrese di Via L. Albertini) e successiva destinazione presso immobile di Via Pietro Sette; dall’importo complessivo di euro 850000 in ambito bando pubblicato sul BURP ( di cui 50000 con cofinanziamento del Comune  con fondi del bilancio comunale) all’approvazione del progetto esecutivo definitivo; dall’impegno contabile all’ aggiornamento Iva, per tempo trascorso, dal 21 al 22%.

In atto prot. n. 4616, datato 25 febbraio 2015. avente per oggetto “Avviso di avvenuta aggiudicazione di appalto di servizi”, si evidenzia  “ procedura negoziata senza pubblicazione di bando per estrema urgenza derivante dalla necessità di avviare l’esecuzione dell’intervento al fine di evitare la revoca dei finanziamenti concessi”.

Ci si faccia capire: per un progetto partito fin dall’aprile 2012 non si è avuto tempo per emissione di regolare bando? E’ legittimo chiedersi in quali “ distrazioni o ritardi” si è caduti?

Tutto quanto sopra riassunto, cosa abbia portato D’Ambrosio ad inventarsi la paradossale e assurda storia degli “otto barboni”, definiti unici destinatari della struttura, è tutto da capire. Desiderio di accreditarsi meriti a lui non spettanti? Megalomania?

In D’Ambrosio, da noi mandato a Palazzo di Città, è proprio impossibile riscontrare chiarezza e trasparenza? Ritiene forse di poter, in eterno, considerare l’abituale suo trincerarsi in cocciuto silenzio, tana sicura e inattaccabile?

Tentare giustificazione a siffatto menzognero comportamento non appartiene alla sfera delle mie competenze, né mi cimento in valutazioni di sorta. Il tutto, semmai, è piuttosto materia di attento e scrupoloso studio psicoanalitico.

Vengo alla richiesta. Scontato che assurdità di più dichiarazioni menzognere e ostinato silenzio chiarificatore creano ombre e dubbi sulla limpidezza di agire di chi noi abbiamo nominato sindaco, D’Ambrosio compia lo sforzo di apportare definitiva chiarezza su abbattimento pini mettendo in rete:

  • regolamento comunale e ordinanze sindacali su possibilità di abbattere piante;
  • domanda di richiesta abbattimento pini in ambito Casa di Riposo recante specificazione dell’autorità cui la richiesta è stata indirizzata;
  • attestazione dell’ottenuta autorizzazione all’abbattimento;
  • atto dell’avvenuto controllo da parte del Corpo Forestale dello Stato;
  • trasmissione alla Regione degli atti autorizzativi;

–    relazione tecnica descrittiva dell’azione di abbattimento compiuto;

–    analitica elencazione delle piante abbattute;

  • attestato di inesistenza di soluzione alternativa all’abbattimento medesimo;
  • esistenza di registro riportante quantità e specie di piante abbattute.

 Ciascuno maturerà le proprie convinzioni.

Un amministratore certo di aver operato nel rispetto della legge e in pace con la propria coscienza, un simile invito non se lo farebbe ripetere due volte. Né porrebbe alcun cittadino nelle condizioni di dover ricorrere alla richiesta formale di accesso agli atti amministrativi, spesso anticamera di contenzioso.

Ad un attento intenditore questo invito dovrebbe bastare.

Orecchie per sentire e intelligenza per capire, D’Ambrosio ne avrà?

Auguriamocelo, visto il soggetto, sarebbe una novità.

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8 comments

  1. Ma quale chiarezza e trasparenza, belle parole che il nostro priviticchione ha usato solo in campagna elettorale, poi tutto è diventato più torbido della melma di un porcile.

  2. Sindaco ,FUORI LE AUTORIZZAZIONI e poi
    FUORI DALLE SCATOLEEEEEE.

  3. I soliti trucchetti dei soliti noti. far scadere i termini per non fare gara d’appalto.
    Sindaco D’Ambrosio e architetto Sportelli perchè tacete, perchè avete fatto scadere i termini? per non indire una regolare gara d’appalto?
    Mi sa tanto che i tempi stanno per scadere a voi.
    L’onestà la giustizia e la democrazia ritorneranno di moda.

  4. Sig. Pinuccio LUCARELLI la prego ci aiuti lei! Qua nessuno si decide a fare qualcosa di concreto.

  5. Sig.Lucarelli,visto che sulla vicenda pini, il sindaco tace e mente, Leganbiente è dormiente, il Generale è impegnato con la Xylella, perchè non inoltra una richiesta formale di spiegazioni aL Presidente Veronico, persona nota x serietà e convinto ambientalista?

  6. La campana è sorda!! Aggiungere altro non serve. Sono offesa dalle quotidiane menzogne in ogni campo e settore!.
    Mente anche quando dichiara di agire a schiena dritta!

  7. Un sindaco che sa vendere solo FUMO….ma l’ ARROSTO se lo tiene per lui.
    SAGRA DOCET

  8. Giovanni Porfido

    Complimenti a chi l’ ha scritto e complimenti alla Redazione che lo ha pubblica.
    Non c è da aggiungere altro.

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